Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
IL COMPORTAMENTO COMUNICATIVO, I GESTI DELLE MANI, ESISTE UN LINGUAGGIO…
-
I GESTI DELLE MANI
I movimenti delle mani sono segnali altamente espressivi. Possono essere collegati agli stati emotivi o avere una particolare funzione in rapporto alla comunicazione verbale.
• Segnali emblematici: sono i gesti emessi intenzionalmente che servono a evidenziare il linguaggio verbale quando la comunicazione è ostacolata.
-
• Gesti di adattamento: sono gesti non intenzionali, usati dall’individuo come parte del proprio repertorio comportamentale. Vengono appresi nell’infanzia, probabilmente come metodo di soddisfazione personale di bisogni ed emozioni. Spesso rivelano informazioni sulla persona e sulle sue tensioni.
Due illustri studiosi contemporanei di psicologia sociale, hanno individuato cinque categorie di segnali non verbali che defniscono in modo specifco i gesti delle mani.
• Segnali regolatori: sono compiuti da chi parla e da chi ascolta per regolare la sincronizzazione degli interventi nel dialogo e indicano il diverso grado d’interessamento.
• Gesti illustratori: sono movimenti che si eseguono normalmente durante la comunicazione verbale con lo scopo di illustrare ciò che si dice. Anche tali segnali sono emessi, consapevolmente e spesso variano nei diversi ambiti etnici e culturali.
-
L'ESPRESSIONE DEL VOLTO
Il volto può essere considerato un’area di comunicazione specializzata. Comprende gli spostamenti degli occhi, delle sopracciglia, dei muscoli facciali, della bocca.
È un importante mezzo di comunicazione delle emozioni e quindi argomento di studio di molte ricerche.
La mimica facciale che esprime i principali stati d’animo è identica in tutte le culture e si sviluppa già nella fase neonatale.
La diffcoltà principale che incontrano tali studi è legata alla capacità dell’essere umano di controllare e alterare le emozioni stesse, nascondendo le espressioni spontanee. Ma un’osservazione attenta permette comunque di individuare l’emozione fondamentale.
-
LO SGUARDO
Lo sguardo è parte integrante dell’espressione del viso ed è altamente signifcativo. Viene usato per avviare incontri, per salutare, per rafforzare la comunicazione.
Durante la comunicazione verbale permette di avere informazioni di ritorno, di regolare e sincronizzare la relazione.
Le ricerche condotte nell’ambito dei rapporti sociali sembrano confermare che il non guardare in faccia l’interlocutore dia un’impressione di rifuto o indifferenza nei suoi confronti, mentre fssare intensamente l’altro, restando in silenzio, crei una situazione d’imbarazzo.
I CENNI DEL CAPO
Questi movimenti, generalmente associati ad altri movimenti, sono i segnali più veloci del corpo e sono importanti sincronizzatori del procedere della relazione.
Il cenno del capo fatto da chi ascolta è percepito da colui che parla come segnale di assenso e attenzione, svolgendo funzione di “rinforzo”.Un cenno di assenso comunica a chi parla di continuare nel discorso, mentre una rapida successione di cenni di assenso può indicare che chi li effettua vuole prendere a sua volta la parola.