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Pericle, Fronte interno:
rafforzò le istituzioni democratiche grazie a 2…
Pericle
Con la sua politica portò ad una spinta decisiva verso un ulteriore rafforzamento della democrazia e verso il conflitto con Sparta
Fu, dal 461 a.C. per circa 30 anni, il protagonista della politica ateniese
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Nel mondo Greco infine, Pericle puntò all'indebolimento della lega peloponnesiaca.
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Stabilì il misthòs, ovvero il compenso per tutti i membri del Consiglio dei 500, del tribunale popolare e per tutti i magistrati scelti per sorteggio e che non potevano abbandonare
Estese l'accesso all'arcontato anche agli zeugiti, e non solo ai primi due ceti sociali (pentacosiomedimni e cavalieri)
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Assunse i caratteri di un dominio imperiale. Le poleis infatti:
- dovevano pagare un tributo
- non potevano distaccarsene
- dovevano fornire terre per le colonie greche
Un episodio rilevante fu la spedizione in Egitto, per appoggiare una ribellione alla dominazione persiana
Ciò ebbe un esito catastrofico, ovvero la perdita di una flotta di 200 triremi, come successe anche con il tentativo di prendere Cipro al Grande Re.
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Stabiliva le rispettive aree di influenza:
- ad Atene il controllo del Mar Egeo e dell'Asia Minore;
- ai Persiani il resto dell'Asia
Pericle voleva contrastare Siracusa, in continua crescita, affacciandosi sulla Magna Grecia e sulla Sicilia, e per fare ciò avviò varie alleanze con alcune poleis oltremare e fondò, nel 444 a.C. Thurri, una colonia panellenica
in risposta intervenne a favore di Potidea, colonia che doveva abbandonare la lega delio-attica
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Cause profonde:
- rottura dell'equilibrio militare tra la potenza terrestre spartana e quella navale ateniese;
- iniziativa di Pericle riguardo la supremazia di Atene;
- resa dei conti tra ordinamento oligarchico spartano e ordinamento democratico ateniese.
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Ci furono perciò molte provocazioni, tra cui quella del tentativo di ridimensionare la potenza navale di Corinto, alleata con Sparta, insediandone il controllo.