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vetro, roccia - Coggle Diagram
vetro
Per ottenere oggetti in vetro è necessario preparare la pasta vetrosa, ottenuta
per fusione di una miscela di diversi materiali
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la sabbia silicea, ricavata dalle cave a cielo aperto, è il componente principale;
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rottami di vetro permettono di ridurre l’uso della sabbia silicea e, quindi, il
consumo di suolo
La miscela viene riscaldata in forno f ino a una temperatura compresa tra i 1200e i 1500 °C. Si procede quindi alla formatura dell’oggetto mediante diverse tecniche, che dipendono dalla tipologia di oggetto che si vuole ottenere
Soffiatura manuale: il vetraio pone un po’ di pasta all’estremità di un bastone cavo, appoggia la bocca all’altra estremità e sofia “gonfiando” la pasta vetrosa
F ilatura: si impiega per ottenere fibre di vetro. È una tecnica con la quale si fa
passare il vetro fuso attraverso una filiera
Sof iatura meccanica: si usa se si vogliono ottenere oggetti cavi come le bot-
tiglie. Una piccola quantità della pasta vetrosa viene colata nello stampo;
loating glass: il termine significa letteralmente “vetro galleggiante”, perché
per essere ridotta in lastre la pasta vetrosa
Stampaggio: si cola la massa fusa in stampi di ghisa o di materiale refrattario
e poi la si pressa tra uno stampo e un controstampo
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Da punto di vista tecnologico, il vetro è facilmente lavorabile: la pasta vetrosa è
duttile e malleabile. Inoltre, il vetro può essere rifuso e riciclato al 100%.
Dal punto di vista meccanico, è molto fragile, ha una buona resistenza alla compressione
roccia
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L’uso dei materiali da costruzione da parte dell’uomo è antichissimo: risale al
Neolitico, periodo della storia compreso tra il 10 000 e il 5000 a.C
nome al perfezionamento dell’uso della pietra. In questo periodo l’uomo iniziò
anche a lavorare l’argilla, a produrre oggetti in terracotta e a usare la pietra per
costruire le prime tombe.