Vivere nel quadro ci permette anche di programmare il nostro futuro(da grande voglio fare questo mestiere, voglio sposarmi,ecc.) Immaginiamo se ogni mattina dovessimo svegliarci e non dovessimo sapere cosa ci aspetta ma in ogni momento della giornata dovessimo programmare la nostra vita, abbiamo una coerenza e ordina nelle nostre azioni perché esiste un insieme di regole, di ruoli e noi assumiamo quei ruoli ma se non ci fosse tutto questo come ad esempio lo status di studente noi cosa saremmo, cosa faremmo, saremmo niente.
Quindi se riusciamo a dire chi siamo e cosa vogliamo diventare è perchè esistono delle norme, dei ruoli delle posizioni , delle istituzioni; se non esistesse niente di tutto ciò, il quadro sarebbe bianco e ogni giorno dovremmo andarlo a disegnare, dovremmo costruire la nostra vita giorno dopo giorno. Sarebbe impossibile perchè non ci sarebbe nessuna continuità nella nostra vita.
Ma siamo realmente liberi? In realtà non siamo liberi perché dal momento in cui siamo entrati a far parte di una società abbiamo trovato già delle cose, dei fatti sociali che si impongono a noi e che noi accettiamo inconsapevolmente come ad esempio la lingua,le istituzioni ad esempio per la scuola abbiamo la libertà di scegliere l’indirizzo, quindi di scegliere un percorso o l’altro ma questi percorsi sono già tracciati quindi la nostra libertà è RELATIVA.
Alcuni eventi vanno a cambiare l’organizzazione, le norme, le interazioni con gli altri che ci fanno rendere conto che la società cambi.