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LA PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE - Coggle Diagram
LA PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
1 inizia nel 1770-81 circa in Inghilterra e nel 800 si diffonde poi in Europa (Francia, prussia) e negli Stati Uniti, in quegli stati che hanno una struttura adeguata
Parte da una rivoluzione agricola che trasforma i "campi aperti" (zone senza proprietà privata) ai "campi chiusi" (tenute in terreni recintati, proprietà privata (diritto da parte di un cittadino di essere titolare e beneficiario di un possesso)), le seconde portarono delle migliorie alle coltivazioni e all'economia
nasce la "gentry", un ceto nobiliare che veniva definita piccola nobiltà di campagna (700) nobili che si convertono al capitalismo o borghesi capitalisti
passaggio dalla rotazione biennale alla rotazione triennale avviene tra il secolo xi e il secolo xii
(1000-1199)
nel secolo XVIII d.c dalla rotazione triennale alla rotazione quadriennale
abolizione del maggese e si introducono piante per foraggiare il bestiame
APPEZZAMENTO DI TERRA DIVISO IN QUATTRO PARTI
L'agricoltura si intensifica
TUBERI
CEREALI
PIANTE FORAGGERE
LEGUMI
Fin dal 600 le campagne inglesi furono caratterizzate dalla compresenza di due tipi di terreni
Campi aperti o open field
Campi di proprietà individuale
Lui dava l'occasione alla comunità del villaggio di poter far pascolare il bestiame lasciandoli aperti una volta terminato il raccolto, gli abitanti potevano accedere anche a spigolare (raccogliere le spighe rimaste per terra)
Questo processo consentì di sfruttare più intensivamente i campi. La conseguenza diretta di tale processo fu la progressiva scomparsa della piccola proprietà terriera e l'affermarsi di grandi aziende agricole capitaliste
Terre comuni
adibite all'uso collettivo
Per l'allevamento
Caccia
Raccolta legname
Si iniziano a recintare la proprietà
Un'operazione tramite la quale si procedeva all'accorpamento delle proprietà private e alla privatizzazione delle terre comuni
Sono condizioni necessarie per la realizzazione della rivoluzione industriale
per due moviti
grandi azine de capitaliste, porta i proprietari a disporre di capitali
Creazione classi di imprenditori
Chi esce sconfitto dalla situazione dei camp va nelle città
Urbanizzazione, flusso di massa diventa la manodopera a basso costo che serve nelle fabbriche
Si sviluppa in Inghilterra per
elemento geofisico: le sue caratteristiche climatiche e geografiche (grandi quantità d'acqua)
elemento economico: è uno stato a vocazione commerciale, ha un'economia che si basa oltre che all'agricoltura si basa anche sul commercio
Esportazione prodotti finiti, importazione materie prime (da fine 500-inizio 600)
elemento politico: monarchia parlamentare, monarchia= regina
parlamento= camera alta della nobiltà
camera bassa della borghesia e comune
Favorisce la rivoluzione industriale perché la camera bassa formata dai borghesi ecc si sta arricchendo e possono finalmente partecipare alle votazioni a favore di loro stessi.
La borghesia nel 700 si arricchisce ma non ha mai contato, solo in Inghilterra si sta iniziando a diventare importante
2 I guadagni delle migliorie dei campi chiusi sono andati a costruire un capitale (denaro che produce altro denaro), sul quale si fonda il capitalismo.
Il capitale da loro guadagnato viene investito soprattutto nell'artigianato tessile e successivamente grazie ai successi vennero poi inventate delle nuove macchine
3 i problemi delle nuove macchine tessili vengono risolti da James Watt che utilizza l'energia del vapore e nel 1781 mette a punto una macchina rotativa che inserisce dentro ad un filoio, iniziando la rivoluzione industriale.
Le macchine possono eliminare la necessità dei mulini ad acqua e vengono concentrate nelle fabbriche che sorreggono le città portuali
i contadini divennero operai.
4 Adam smith per fornire la giusta quantità dei lavoratori crea la divisione del lavoro, un metodo per produrre di più con costi minori.
Lo stato supporta questo sviluppo ed emana nuove leggi sul lavoro che smantellano le agenzie artigiane.
5 Una cosa importante della rivoluzione industriale è l'inserimento del motore a vapore all'interno dei mezzi di trasporto.
George Stephenson nel 1829 inventa la locomotiva al quale poco dopo viene commissionata la linea ferroviaria Liverpool-Manchester.
6 La rivoluzione industriale fa iniziare il liberismo. (libertà d'iniziativa degli imprenditori, no tasse doganali, no monopolio di stato, libera concorrenza fra imprese.
Da un lato gli operai hanno una concorrenza agguerrita, dall'altra però sono più liberi.
Con l'espressione Rivoluzione Industriale si intende il passaggio dal sistema produttivo tradizionale, basato su un'economia agricola destinata all'aiuto consumo e su attività artigianali o manifatturiere, capaci di realizzare un numero limitato di oggetti, a un sistema nuovo economico di tipo industriale.
Il termine manifattura derivato da manu-facere ossia fare a mano indica sia l'insieme delle lavorazioni effettuate per trasformare una materia prima in prodotto finito, sia il luogo in cui tali operazioni si compiono.
Il termine industria, dal latino operosità, indica in senso generico qualsiasi attività mirata alla produzione di bene o servizi. A partire dalla rivoluzione industriale, il termine industria è usato per qualificare un'attività complessa fondata sulla meccanizzazione del lavoro e sulla sua concentrazione in un unico stabilimento, sulla divisione dei ruoli e delle operazioni da compiere, il tutto finalizzato per realizzare beni a basso costo.
I presupposti per la Rivoluzione Industriale sono:
Le macchine: Riducono i costi di produzione e aumentare i ritmi di lavoro e di aumentare la quantità per la produzione
Concentrazioni delle fasi lavorative e concentrate in un unico luogo (fabbrica)
Sviluppo di tecnologie capaci di sostituire le tradizionali fonti di energia
Prima della Rivoluzione Industriale c'era la l'industria rurale a domicilio, un sistema che impiegava gli agricoltori e le loro famiglie nei periodi morti del periodo agricolo, ad integrazione del loro reddito per arrotondare
Si svolgeva nelle loro abitazioni e si faceva principalmente tessitura e filatura.
Dall'altra parte si trova la figura del mercante-imprenditore che non prende attivamente parte alla produzione ma impegna i propri capitali organizzandola
Loro due si uniscono dove la manifattura incontra il commercio, la vendita al dettaglio senza fabbriche