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1- Schema TIPOLOGIE IMPIANTO - Coggle Diagram
1- Schema TIPOLOGIE IMPIANTO
specie utilizzate
monospecifici puri
singola specie
densità bassa
impiego più cloni stessa varietà per vulnerabilità
se le condizioni stazionali e di materiale vivaistico non sono ottimali, la densità va aumentata
polispecifici misti
più specie
arboree principali
pregiate con + reddito
arboree secondarie o arbustive
funzione migliorativa
migliore: crescita, fissazione azoto, forma fusto e riduzione diradamenti e sfalci
essenze utilizzabili
x legna da ardere e legname
essenze mellifere
funzione accompagnamento
laterale
sviluppi in altezza
minor espansione chioma
minore evaporazione acqua
dal basso
accrescimento longitudinale lento
differenti funzioni - farnia
consentono
fusti forestali
riduzione diradamenti e sfoglio
diserbo infestanti
secondarie paracadute
svolgono funzione sia di specie principale che di specie secondaria
collocate a distanza dalle piante principali
stessa potatura delle specie principali
densità alta
densità
bassa
impianti monospecifici
no diradamento
sesti impianto 6x6 m
specie selezionate, di ottima qualità e buon rapporto ipsodiametrico
le piante danneggiate vanno sostituite
alta
arboreti puri, misti o consociati
sesti impianto 5x5 m in quadrato o 6x4 m in rettangolo
tra 400 e 1000 piante x ettaro
le piante a dimora sono maggiori di quelle del taglio finale perché ci sono le sostituzioni
minori x arboricoltura da legno e maggiori x gli imboschimenti
ciclo produttivo
monociclici
piante principali con stesso ciclo produttivo
policiclici
cicli produttivi diversi
medio-lungo - fino a 20 anni
breve - da a 12 anni
brevissimo - da 1-2 a 5-7 anni
progettazione
rispetto distanze minime x rapido sviluppo piante
le piante dello stesso ciclo messe alla distanza definitiva
distanze progettate x non favorire la competizione negativa con le piante principali a ciclo lungo
maggior materiale legnoso, produzione diversificata e minori rischi finanziari
consociazione
una specie principale è contemporaneamente specie secondaria in consociazione con altra specie
vantaggi
1) diversificazione produzione
2) diminuzione rischi
3) aumento potenzialità produttiva
4) aumento qualità legname
5) minori operazioni colturali
6) miglioramento paesaggistico ed ecologico
sesto d'impianto
tipologie
quadrato, rettangolo, quadrato sfalsato, quinconce, settonce
aumenta illuminazione piante, migliora la loro distribuzione e facilita le operazioni colturali
elementi da considerare
1 - specie utilizzate
eliofile + spazio sciofile - spazio
2 - tipologia impianto
x impianti monospecifici distanze superiori rispetto a quelli polispecifici
3 - obiettivi colturali
riguardano il diametro minimo per il primo diradamento e per l'utilizzazione a fine turno
4 - ubicazione terreno
x impianti esposti a sud minori distanze rispetto a quelli in pendenza
5 - fertilità terreno
nei terreni fertili distanza ridotte
6 - modalità potatura
se potatura intensa le chiome si espandono, quindi maggiori distanze
7 - grado meccanizzazione
potature manuali x abbattere costi
semplice da eseguire
se è troppo ampio le poche piante danno un rendimento economico non ottimale
se è ridotto danni alle piante x stress da competizione