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Filosofia del Quattrocento pt.1 - Coggle Diagram
Filosofia del Quattrocento pt.1
Cusano: filosofia, religione e politica
In Italia il dibattito tra Aristotelici e Platonici avvenne per cause religiose. La ricerca di un punto in comune tra i numerosi fedeli è molto importante per Nicola Cusano (Nikolaus Krebs) che ideò un sofisticato pensiero in cui confluirono elementi delle culture precedenti.
Nella disputa al Concilio di Basilea del 1432 prima si schierò a favore del Concilio e in seguito a favore del Papa è molto famoso per questo voltabandiera.
Scrisse il "Tiranno sul potere presidenziale" dove affermava che il Concilio avesse il predominio sul Papa che aveva l'unico compito di presiedere ai concili come un coordinante di dibatti, perchè il vero potere di presiedere il Concilio era solo di Gesù cristo.
Successivamente cambiò opinione schierandosi a favore del Papa giustificandosi tramite i concetti di <<complicazione>> e <<esplicazione>>. Il primo deriva da co-implicazione, che contiene in se implicitamente ciò che viene dispiegato. Il Papa è la chiesa, perchè condensa in se tutto il clero. La Chiesa è una manifestazione visibile dell'Unità di Cristo nei fedeli.
Nato a Kues (da cui Cusanus) nel 1401 studiò diritto a Padova e filosofia e teologia a Colonia, divenne cardinale e si trovò in numerose questioni ecclesiastiche.
Una nuova cultura
Per attuare la rinascita bisogna recuperare i vecchi testi classici e operare un rinnovamento degli studi.
Gli studi non erano più monopolio dei religiosi, ma anche i laici iniziarono a studiare i classici e tradurli. In questo modo la teologia perse la sua egemonia sulla cultura medievale.
Al fianco dei religiosi e delle università nacquero scuole di grammatica e retorica di latino e greco.
Il Rinascimento fu evidente in Italia e soprattutto a Firenze che iniziò ad arricchirsi grazie al commercio e all'artigianato. I comuni erano molto simili alle polis greche. Oltre a Firenze anche nei Paesi Bassi e nelle Fiandre si svilupparono fenomeni analoghi
Furono riscoperti e trovati molti trattati dell'antichità e vennero tradotti alla lettera, non come faceva la chiesa che non aveva esitazione a modificarli per promuovere i propri messaggi
Con la crisi della Scolastica nel Quattrocento si sviluppò un movimento che si pose l'obiettivo di far rinascere la cultura classica greca e latina chiamato Rinascimento
La cultura umanistica è permeata grazie a un metodo filologico attento e sofisticato che si basava su importanti studi di greco e latino.
Italiani e bizantini
La pressione turca spostò gente di tutte le classi sociali in Italia, i più acculturati ci erano già stati nel Concilio di Firenze per promuovere l'unificazione tra chiesa greca e latina.
Nel concilio di Firenze ci fu l'intenzione di unificare tutte le culture per poter permettere a qualsiasi persona di ritrovarcisi all'interno. Si crearono due schieramenti opposti formati dai platonici (Pletone e Basilio Bessarione) e gli aristotelici (Giorgio Traperziunzio e Gennadio)
Nuclei greci si erano conservati in Italia e il commercio con l'oriente obbligava l'uso della medesima lingua soprattutto da parte dei fiorentini e veneziani
Nel 1453 con la conquista di Costantinopoli da parte dei turchi vi fu una forte immigrazione in Italia da parte dei Bizantini scappati dal proprio stato. Essi contribuirono allo sviluppo dello studio sulla lingua greca
Nuovi intellettuali
Il pensiero del Quattrocento si presenta con una nuova concezione della realtà detta antropocentrismo (uomo al centro del mondo). Con il declino della teologia venne un interesse per l'uomo e la sua condizione nel mondo.
Lorenzo Valla
Nell'Elegantie linguae latinae l'autore afferma che il latino è simbolo di coesione politica e culturale, segna che la sovranità spirituale è dell'Impero Romano, anche quando la sovranità politica venne alienata a favore della Chiesa
Nel de vero bono il piacere non soltanto come piacere materiale, viene posto a fondamento dell'agire umano.
<<L'umanesimo civile>> consiste nel fatto che gli studiosi erano anche politici giuristi o giudici che trovano nella celebrazione letteraria del greco-latino lo strumento per difendere il loro impegno civile.
Coluccio Salutati fu un cancelliere della signoria di Firenze, nel "De nobilitate legum et medicinae" afferma la superiorità della volontà sull'intelletto.
Leonardo Bruni fu un cancelliere della signoria di Firenze
Esempio di interdisciplinarità è Leon Battista Alberi.
La cui attività principale era l'architettura, ma si occupò anche della filosofia e in particolare del controllo sulla fortuna e come l'uomo può liberamente progettare il proprio futuro tutto espresso nell'"Homo faber".
Poggio Bracciolini
Fu un importante letterario che riuscì a tirar fuori dai monasteri molti antichi scritti di Lucrezio, Quintiliano e ciceroniani, che vennero riportati all'antico splendore.
Oltre all'esaltazione dei classici Bracciolini esalta anche virtù umane dell'impegno civile. Il suo epistolario è uno degli scritti migliori del Quattrocento, perchè <<l'epistola>> essendo d'impronta classica acquisisce la dignità del genere passato.
Nel "De avaritia" egli parla del denaro e del fatto che il denaro è al centro della società e che se ognuno pensasse a soddisfare i propri bisogni personali la società si frantumerebbe. Contrariamente l'accumulazione di denaro è linfa vitale per la società, <<l'avarizia>> è il fondamento delle istituzioni politiche.