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LA GUERRA GOTICA (535-553) - Coggle Diagram
LA GUERRA GOTICA (535-553)
l'interesse di Giustiniano rimaneva comunque l'Italia
fu l'assassinio di Amalasunta da parte del marito Teodato a fornire ai Bizantini il pretesto per intervenire in Italia
nel 535 BELISARIO sbarcò in SICILIA
grazie all'appoggio dell'aristocrazia romana si impadronì di ROMA e infine di RAVENNA (nel 540 dove catturò VITIGE e venne fatto prigioniero a Costantinopoli)
al posto di Belisario fu mandato un nuovo generale NARSETE
nel 552 sconfisse e uccise Totila GUALDO TADINO
nel 553 annientò presso i MONTI LATTARI l'esercito del nuovo capo gotico TEIA
Teodato fu fatto assassinare da VITIGE, un suo generale, che si proclamò re
gli Ostrogoti intanto si riorganizzarono nella Pianura Padana sotto la guida di TOTILA per contrapporsi alle superiori forze bizantine arruolò MOLTI CONTADINI
gli Ostrogoti riuscirono a conquistare Milano dove tutti i cittadini maschi furono trucidati e donne e bambini furono venduti come schiavi
anche Roma fu conquistata, assediata e i cittadini deportati. La vecchia capitale si ritrovò con appena 15 000 abitanti
Totila riuscì a conquistare anche NAPOLI, la SICILIA, la SARDEGNA e la CORSICA
doveva essere una guerra lampo ma si trasformò in un conflitto logorante
con distruzioni inimmaginabili mandarono in rovina l'Italia: molte città furono rase al suolo, le campagne devastate, le carestie e le epidemie di peste spopolarono la Penisola
nel 554 l'Italia tornò nelle mani di GIUSTINIANO che attraverso l'editto PRAMATICA SANZIONE
l'imperatore doveva risiedere a Ravenna
sarebbero entrate in vigore le leggi del CRPUS IURIS CIVILIS
le terre e gli schiavi sarebbero stati restituiti
per i gravi danni commessi all'Italia Giustiniano inasprì le tasse e confiscò le proprietà per rimettere in sesto la Penisola
dopo quasi vent'anni di guerre e carestie e peste l'Italia era ormai ridotta a un rango di una provincia PRIVA di autonomia