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NEOREALISMO, Roberto Rossellini, Vittorio De Sica - Coggle Diagram
NEOREALISMO
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termine usato per la prima volta nel 1942 da Mario Serandrei commentando il film di Luchino Visconti “Ossessione” (1943)
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REALISMO= oggettività, critica sociale, demistificazione della propaganda politica
inizialmente usato nel cinema, "neo" perché vi era già stat la corrente realista del cinema muto italiano
STAGIONE NEOREALISTA
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si presenta in
CINEMATOGRAFIA
principali esponenti
Roberto Rossellini, Vittorio de Sica, Luchino Visconti, Giuseppe de Sanctis e Carlo Lizzani
ambientazione
principali città italiane, si gira all’aperto, tra le macerie, si rifiuta la rappresentazione della piazza (simbolo del fascismo), paesaggi rurali
personaggi
comuni, vengono usati nomi popolari, molti attori sono presi dalla strada, i bambini hanno un ruolo fondamentale: la storia è vista mediante i loro occhi innocenti
linguaggio
comune, ritornano i dialetti regionali, si usa anche l’inglese e il tedesco
tematiche
analisi della situazione economica e morale degli italiani, sentimento di speranza nel trovare un posto nella società; banditi e reduci che tornano dal fronte, si infrangono i tabù, come l'omosessualità, la pedofilia e la corruzione
LETTERATURA
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temi
guerra, la Resistenza, l'Olocausto, problemi sociali della Ricostruzione (Dopoguerra), la questione meridionale → molto spesso il loro impegno sociale si riduce in populismo (esaltazione sentimentale del popolo)
poetica dell'impegno
letteratura come presa di posizione, attenzione alle realtà marginali, importanza della memoria storica
modello americano
scrittori come Hemingway, Faulkner, Saroyan mostrano nei loro racconti un mondo libero e forte → vengono presi come modello, inoltre Vittorini pubblica nel 1942 un'antologia, "Americana", che esprimeva nell'entusiasmo per l'America un desiderio di democrazia
non è una scuola con una poetica esplicita, ma si tratta di un clima comune che domina il decennio 1945-1955
FINE
alla fine degli anni Cinquanta, con il boom economico che trasforma l'Italia per intero in un paese industriale, termina il neorealismo
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