Appia; 1872-1928 riflessione sulla riforma del teatro in senso antinaturalistico che ha radici nell’opera di Richard Wagner(musicista e uomo di teatro, concepito nuova sala teatrale in funzione delle sue idee di teatro come opera d’arte totale, convergere di tutte le forme d’arte, musica, parola, l’azione drammatica, in Germania il teatro, il primo che in maniera sistematica e concettualmente pesante spegne le luci in sala durante la rappresentazione è l’unica fonte di luce è la scena e anche l’orchestra è al buio, in una buca al di sotto del palcoscenico “golfo mistico” posti in platea non sono gerarchizzati tutti sono buoni per un pubblico interamente votato alla contemplazione dell’opera d’arte)
coglie nella musica la funzione unificatrice dell’atto teatrivo questa sintesi si genera sulla scena e l’attore in movimento ne costituisce l’elemento di mediazione tra tutti gli elementi, svolge funzione dinamica facendo proprio il ritmo musicale, spazio tridimensionale ma diverso dalle precedenti scene dei realisti. Illuminazione importante attraverso cui la scena rende vita