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2.ECOEU L'aggregazione delle preferenze - Coggle Diagram
2.ECOEU
L'aggregazione delle preferenze
I SISTEMI DI VOTO
La
teoria delle scelte sociali
studia il modo in cui dall’
aggregazione delle preferenze individuali
è possibile giungere alla
formulazione di decisioni collettive
che siano in grado di conservare il contenuto informativo di ciascuna preferenza individuale e di
tradurlo in preferenza comune rispettandone le caratteristiche
.
Quale "ottimalità" si può ottenere dall'aggregazione delle preferenze "ottimanali", le aggregazioni di varie persone possono rischiare di incontrare contradizioni, il
sistema di voto
può ridurre questi rischi al minimo.
Per decisioni collettive abbiamo bisogno di quelle
individuali e manipolarle in modo di arrivare ad una preferenza piuttosto comune.
La preferenza comune nelle scelte sociali, che riguardano i diversi livelli ai quali si compie la scelta, viene formulata attraverso l’
espressione individuale del voto
.
Quello che è necessario mettere a fuoco è la
preferenza comune
, quello è la "maggioranza". Le caratteristiche di un sistema di voto ideale deve
rispettare le preferenze di ogni elettore
, tenendo conto
dell'intensità/ordine delle preferenze
.
Inoltre delle far emergere il "
vincitore di Condorcet
", se ne esiste uno, è il
candidato o la proposta che vince in ogni proposta a due a due (per wais)
: coincide con la scelta della maggioranza.
Non esiste quando non so se preferisco piuttosto di un altro
, quando può avvenire in particolare
quando si hanno più di due opzioni
. Con due è più facile perchè la maggioranza è vera, raccoglie la maggior parte dei voti.
Per selezionare la decisione vincente occorre definire delle regole:
La collettività degli aventi diritto al voto
(chi a diritto a votare): se sono gli individui oppure i rappresentati, che mediano per me.
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Path dependence
La
path dependence
ci dice che codesto modo di proporre le mozioni dipende dal
modo in un cui le metto
; se io mettessi contro P tutte le altre proposte in certi casi esprimeranno in modo favorevole, ma dal momento che siamo a V non si può più tornare indietro; non si preferiranno R o S. Questo però non è facile.
Le preferenze delle persone in genere non sono note. Si può
intravedere un comportamento strategico
, svolto dal Presidente che può manipolare l’agenda, decidendo l’ordine di votazione; oppure degli elettori, che possono esprimere un voto non sincero.
La presidenza dovrebbe essere
super partes ma in realtà è parte in causa
, può manipolare la votazione affinché ottenga quello che vuole. Le sole azioni collettive
possibili sono quelle per le quali il beneficio aggregato supera il costo aggregato
(Pareto efficienti).
Le soluzioni sono a somma positiva è quello nel quale l’esito del gioco da
una quantità maggiore di beni che possono essere divisi tra i partecipanti
. Un gioco a somma zero è quello in cui il totale è prestabilito, quello che vinco io e quello che perdi tu…viceversa.
Nella rappresentazione dell’unanimità è a somma positiva perché si guadagna qualcosa non in termini di beni, perché quantità prestabilita ma in preferenze, ciascuno dei due preferiva un paniere particolare.
Ciò può avvenire in votazioni oppure si può arrivare ad una soluzione paretianamente efficiente; ci si può scambiare al di fuori di una votazione di un’unanimità.
Esempio: ho un eccesso di mele rispetto alle pere e viceversa ecc., mettiamo come soluzione di mercato l’unanimità perché si può arrivare al punto V anche attraverso uno scambio di mercato.
Le compensazioni possono essere necessarie per arrivare ad un accordo, poiché uno può dichiararsi danneggiato;
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REGOLA DELLA MAGGIORANZA
La regola più semplice è quella della maggioranza, rispetto all’unanimità, con
due mozioni
non meno della metà più uno degli elettori deve esprimere un voto favorevole.
Al prezzo di una minore corrispondenza dell’esito della decisione rispetto alle preferenze della collettività, la regola della maggioranza supera il problema della tendenza all’immobilismo e tirannia della minoranza.
Il problema è l’esito della decisione può essere molto contrasto, non corrisponde all’ottimo paretiano: chi viene messo in minoranza ritiene di non essere avvantaggiato (o anche danneggiato) dalla decisione per la quale non ha votato.
La tirannia della maggioranza impone a
tutti la propria scelta
è coercitiva della volontà degli individui dissenzienti e
ne limita la libertà di auto-determinazione
Il problema della tirannia è insolubile: tirannia della minoranza (se la regola è l’unanimità) e tirannia della maggioranza (se la regola è la maggioranza).
Tuttavia, se si vota a maggioranza una
scelta tra due sole alternative
, la regola della maggioranza produce sempre un risultato in grado di soddisfare un
criterio di efficienza delle decisioni
che è molto importante.
La Maggioranza può essere
assoluta
(quorum del totale delle preferenze espresse) o
semplice
(quorum richiesto fa riferimento degli elettori aventi diritto).
Il ruolo delle astensioni nella maggioranza semplice rappresenta
un voto favorevole
e che può bastare un voto favorevole, al contrario nella maggioranza assoluta è
un voto contrario
e che occorre compre la metà più uno.
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