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NICOLA/GIOVANNI PISANO e ANDOLFO DI CAMBIO - Coggle Diagram
NICOLA/GIOVANNI PISANO e ANDOLFO DI CAMBIO
NICOLA PISANO
uno dei più grandi scultori della seconda metà del sec.
conosce architetti e artisti stranieri
sente l'esigenza di restituire volume, movimento, autonomia spaziale alla figura umana
era animato dalla sensibilità gotica del suo tempo
presta attenzione al dato naturalistico e alla rappresentazione realistica dei sentimenti
attenzione per l'antico
GIOVANNI PISANO
si formo presso la bottega del padre Nicola
collabora al Pergamo de Duomo di Siena e esterno del Battistero di Pisa
si stacca dalla compostezza classica per enfatizzare il realismo e l'espressività
le figure si caricano di sentimenti nei volti e nelle pose del corpo
assumono un aspetto "patetico" cioè la tensione drammatica attraverso l'inarcamento laterale o la torsione delle figure e le marcate espressioni del volto
nelle sue ultime opere sono presenti ancora più alti vertici espressivi e la capacità di restituire i sentimenti e le emozione dei personaggi
MARIA DI MOSè
di GIOVANNI PISANO
nella facciata Duomo di Siena
il modellato ruvido e sommario rafforza la definizione allucinata del volto, con un accentuato espressionismo e intima vitalità che si accompagna alla tensione del corpo allungato e avvitato su se stesso
perfetto equilibrio tra l'elemento lirico, la tensione drammatica e la forza passionale e visionaria
ANDOLFO DI CAMBIO
scultore e architetto di Colle di Val d'Elsa(a Siena)
si formò nella bottega di Nicola Pisano dove eredita la componente classica
ricerca di una composta sobrietà espressiva
ebbe legami con l'ordine cistercense, ciò spiega la sua misura matematica rigorosa
ordine geometrico e uno stile pacato, lontano dal pàthos di Giovanni