Racconta il viaggio di ritorno di Odisseo, da Troia ad Itaca, in cui supera tanti ostacoli. L'Odissea inizia in medias res, quando Odisseo si trovava sull'isola di Ogigia, intrappolato da Calipso poichè lo voleva come marito. Calipso per non farlo partire gli aveva offerto l'immortalità, ma Odisseo aveva rifiutato ed era partito con una zattera che gli era stata data grazie ad Ermes. Giunge come naufrago a Scheria, dove è accolto dal popolo dei Feaci. A cui svela la sua identità e racconta il suo viaggio durante un banchetto. Patito da Scheria, grazie a una nave che gli era stata data dal re dei Feaci, Odisseo torna ad Itaca in cui trova i Proci. Dopo aver vinto la gara del tiro con l'arco, li caccia via. Rivela la sua identità a Penelope, la quale lo sottopone a una prova e solo dopo averla superata, lo riconosce.
Gli uomini scelti dalla sorte andarono ad esplorare il territorio, e quando arrivarono udirono un dolce canto. Decisero di chiamare la giovane donna che cantava e scoprirono essere Circe, lei li invitò ad entrare e gli offrì del vino mischiato a del veleno per fargli dimenticare la propria terra. Gli uomini bevvero e dopo Circe gli fece un sortilegio che li trasformò in porci. Allora Odisseo andò a salvare i compagni però prima di andare da Circe mangiò un erba che lo avrebbe protetto da sortilegi. Arrivato a casa di Circe, lei lo fece accomodare e gli offrì anche a lui il vino avvelenato solo che Odisseo le bevve e grazie all'erba riuscì a non ricevere il sortilegio. Odisseo poi fece giurare Circe di non fargli nessun inganno e la convinse a liberare i suoi compagni.
L'Odissea si apre con il proemio, in cui c'è un'invocazione alla divina Musa, alla quale viene chiesto di raccontare le avventure di Odisseo, l'uomo dalle molte astuzie dopo che ebbe distrutto Troia. La Musa rispose dicendo che il divino Odisseo ebbe dovuto soffrire molte pene, vagando per i mari per poter salvare la vita propria e dei propri compagni, questi vennero comunque sconfitti seppur lottando. La Musa continuò dicendo che arrivato il momento del suo ritorno, tutti gli dei lo compativano tranne Poseidone che portava ancora rancore per lui.
Odisseo giunse naufrago su un'isola e sfinito si addormentò dietro a dei cespugli, finché le voci di alcune fanciulle non lo svegliarono. Odisseo si avvicinò alle fanciulle per chiedergli qualche vestito, un pò di cibo e da bere, le fanciulle alla vista di Odisseo scapparono, tranne Nausicaa la quale convinta dalle parole di miele di Odisseo gli offrì ospitalità nella sua Terra, la terra dei Feaci.
Odisseo e i suoi compagni andarono ad esplodere l'isola su cui erano arrivati ed si imbatterono nell'antro di Polifemo e mangiarono il suo cibo mentre lui non c'era. Al suo ritorno Polifemo gli negò l'ospitalità e, addirittura, mangiò alcuni dei compagni di Odisseo e intrappolò il resto. Allora Odisseo con la sua furbizia creò un piano per riuscire a scappare e il giorno dopo lo mise in atto. Fece addormentare Polifemo con il suo vino e dopo lo accecò con un albero bruciato. Polifemo diventò cieco e quando il giorno dopo fece uscire il gregge, Odisseo e i suoi compagni colsero l'occasione per scappare.