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Lezione 8: Inquadrature e significato - Coggle Diagram
Lezione 8:
Inquadrature e significato
Diversi tipi di inquadrature, angolazioni, posizioni della telecamera
La scelta di un'inquadratura piuttosto che un'altra non dipende solo da cosa sia giusto far vedere, ma il modo in cui scegliamo le inquadrature può cambiare la percezione di quello che andiamo a vedere.
PUNTO DI VISTA
Il regista (spot, serie tv, film..) sceglie da che angolatura raccontare la storia.
Es: L'ultimo Imperatore di Bernardo Bertolucci : il regista sceglie di mettersi dal punto di vista del piccolo protagonista, riprende all'altezza del piccolo protagonista e rivela la scena seguendo i suoi movimenti. Man mano che il bambino si muove per scoprire l'imperatrice, anche la telecamera si muove per scoprirla, scopre pian piano l'ambiente seguendo i tempi del bambino.
Punto di vista neutrale
Punto di vista di uno dei personaggi
MESSINSCENA
Tutto ciò che va davanti alla cinepresa, allestimento della scena (scenografia, luci, arredi, costumi, direzione degli attori)
Possono essere molto scarne, realistiche.
Es: Au Hasard Balthazar di Robert Bresson: storia di un asino
Possono essere ricche ed elaborate
Es: I Tenenbaum di wes Anderson: equilibrio dei colori, ricchezza dei colori.
Ispirata a film del passato o a cartoni
Es: The Smushing Pumpkins-Tonight, Tonight: citazione di Viaggio della Luna di George Meliès
ILLUMINAZIONE
Fondamentale per conferire un tono narrativo al film
Es:Apocalipse Now di Francis Ford Coppola: conflitto tra luci e ombre rappresenta il conflitto interiore dei protagonisti
Es: Il sesto senso di Shyamalan: storia di un bambino che vede i fantasmi, la fotografia desaturata suggerisce la percezione alterata del protagonista che vede i fantasmi
Es: Il padrino-parte seconda di Francis Ford Coppola: luce crepuscolare e quasi spenta enfatizza lo stato d'animo del protagonista.
Es: Mars Attack di Tim Burton: film grottesco che prende in giro i film incentrati sull'invasione degli alieni, colori primari accesi connotano la scena ed enfatizzano l'aspetto fumettistico dei personaggi
Es: L'infernale Quinlan di Orson Welles: cinema bianco e nero, una luce frontale che crea forti contrasti e ombre nette, è una soluzione molto frequente nel noir ed è efficace sul piano narrativo.
Es:Prova a prendermi di Steven Spielberg: High Key Illumination, ombre molto morbide, tutto luminoso, tono più leggero e vivace al film o alla scena.
Es: Sur di Fernando Solanas: Una Low Key Illumination da un tono più cupo , rarefatto e surreale al film o alla scena
Es: M- Il mostro di Dusseldorf di Fritz Lang: luce espressionista e scenografie claustrofobiche, e servono a sottolineare l'orrore di una storia opprimente.
Es: Il Signore degli Anelli di Peter Jackson: il tono favolistico è dato dal colore bluastro.
Es: Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo di Steven Spielberg: Lens Flare può alterare le forme e a renderle indefinite, evanescenti (navicelle degli alieni)
OBBIETTIVI
I grandangolari o focali deformano la realtà, ingigantiscono i volti rendendoli grotteschi.
Es: Il Dormiglione di Woody Allen: il grandangolo distrorce la realtà rendendola inquietante o grottesca.
Il teleobbiettivo schiaccia i piani e rende l'immagine più fluida ed evanescente, più simbolica
Es: E.T-L'Extra-terrestre di Steven Spielberg
ANGOLI DI RIPRESA
Un'inquadratura dal basso enfatizza l'importanza del soggetto ripreso
Es: E.T.
Un'inquadratura dall'alto schiaccia il protagonista che sembra sottomesso, debole o spaventato
Es: Matilda di Danny Devito
Possibilità di alterare la visione inserendo davanti alla cinepresa elementi della scenografia. La scena assume un significato particolare
Es: Quarto Potere di Orson Welles
PROFONDITA' DI CAMPO
Capacità degli obbiettivi di tenere tutti i livelli a fuoco, cioè oggetti più vicini e più lontani. I Grandangoli hanno una profondità di campo maggiore mentre i teleobbiettivi no.
Il cambio di messa a fuoco può enfatizzare una scoperta o spostare l'attenzione da un elemento ad un altro.
Es: Jurassic Park di Steven Spielberg
Tutto può essere a fuoco (
deep focus
o
panfocus
) per collegare simbolicamente i personaggi in primo piano con quelli sullo sfondo.
Es: Quarto Potere di Orson Welles
DIVISIONE DELLO SCHERMO
Lo split screen può sostituire un montaggio alternato per creare tensione
Es: Kill Bill di Quentin Tarantino
Una sovrimpressione può essere usata per raccontare un flashback o un pensiero
DURATA DELL'INQUADRATURA
Un
long take
può incrementare l'ansia e l'attesa dello spettatore
Es: Elephant di Gus Van Sant
Una
pianosequenza
può simboleggiare l'idea del flusso temporale o sintetizzare creativamente il passaggio di 4 stagioni, unica ripresa senza tagli.
Es:Arca russa di Aleksandr Sokurov: dalla fine dell'era zarista alla rivoluzione russa
Es: Notting Hill di Roger Mitchell
MOVIMENTI DI MACCHINA
Uno
zoom
(carrellata ottica) può rivelare la visione di un killer
Es: La Conversazione di Francis Ford Coppola
La
macchina a mano
può essere utile nelle scene concitate o per conferire un maggiore senso di realtà, ti trasporta nella scena
Es: Pulp Fiction di Quentin Tarantino
La steadycam
crea un movimento fluido che accompagna il protagonista. Può essere usato per creare tensione.
Es: Shining di Stanley Kubrik