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Le varietà trasmesse pt.1 - Coggle Diagram
Le varietà trasmesse pt.1
Parlato trasmesso
Internet
Ha cambiato la comunicazione alla fine del 900 con la famosa <<comunicazione mediata dal computer>>
Radio
Iniziò le trasmissioni nel 1925 ed è stato uno dei principali mezzi di diffusione della lingua anche grazie al <<cantato>> e alla <<musica leggera>>
Speaker, attori e conduttori fino alla nascita delle radio e TV private recitavano discorsi scritti in <<parlato scritto>>
Telefoni e poi smartphone
Hanno permesso a tutti di svolgere funzioni prima possibili solo su Pc e hanno dato vita al cosiddetto <<scritto trasmesso>>
Televisione
Ha svolto un ruolo pedagogico dagli anni 60, poi con l'arrivo delle Tv commerciali divenne intrattenimento.
Cinema
Il cinema sonoro sviluppatosi negli anni 30 fu un importante mezzo per la diffusione per la lingua, come i film inglesi oggi.
Italiano della radio
Dagli anni 60 con la liberazione delle frequenze radio, nacquero diverse radio private dove era diffusa l'interazione con le persone tramite chiamate da casa, così il linguaggio comune iniziò ad insidiarsi nella radio.
Per molti anni i discorsi delle radio erano scritti e letti in seguito dagli speaker, ad eccezione delle radiocronache sportive. Ancora oggi alcuni discorsi alla radio sono scritti e poi recitati.
I testi scritti in radio devono rispettare le <<regole>> di Carlo Emilio Gadda del 1953 cioè uso di frasi brevi, preferire strutture paratattiche evitare incisi e parentesi. Oggi si accolgono anche tratti discorsivi.
L'italiano radiofonico ha presentato un buon grado di standardizzazione perché i conduttori dei programmi erano preventivamente addestrati per utilizzare la pronuncia standard con scarsissime cadenze regionali. La pronuncia standard è tutt'oggi diffusa nei programmi culturali o annunci pubblicitari.
Le pronunce regionali vanno espandendosi in trasmissioni di intrattenimento, dove l'interazione con il pubblico è di primaria importanza. La possibilità di vedere programmi radio anche in TV non ha cambiato il linguaggio.
Italiano dal telefono ai messaggi vocali e multimediali
La nascita di telefoni cellulari ha cambiato aspetti della comunicazione, perché l'apparecchio essendo personale segue sempre la persona ed è munito di una memoria su cui sono segnati i numeri dei suoi confidenti.
L'avvio della chiamata e i processi di presentazione sono del tutto inesistenti perchè tra gli interlocutori c'è un rapporto di conoscenza e di confidenza. Sono classiche le domande (Dove sei? Che fai? Puoi parlare?). La conversazione si tiene in tempi più rapidi
La comunicazione trasmessa è molto simile al linguaggio spontaneo colloquiale e si tratta di una comunicazione bidirezionale tra due soli partecipanti.
E' un trasmesso abbastanza programmato perchè quando si chiama già si ha in mente cosa dire al destinatario.
Le due voci possono facilmente sovrapporsi e la linea (canale di trasmissione) può interrompersi o cadere. La conversazione presenta elementi ridondanti, anche i silenzi e le risate hanno un significato nella comunicazione
La telefonata (fatta da telefono fisso) aveva un segnale di apertura (pronto) formula di presentazione (sono Marco), di saluti e chiusura (riattacco, chiudo). L'imperfetto è utilizzato come attenuativo di cortesia
Successore della segreteria telefonica sono i messaggi vocali permessi da applicazioni come What's App che permette di comunicare velocemente con la propria voce condensando il messaggio in pochi minuti.
I vocali possono essere inviati anche in chat di gruppo comunicando con più persone.
Alcune applicazioni hanno eliminato i limiti di tempo per i messaggi vocali trasformando il linguaggio trasmesso in linguaggio parlato, sia perchè non c'è bisogno di condensare il messaggio, sia perchè il parlante non riesce ad autocontrollarsi per molto tempo.
Italiano del cinema
Caratteristica del cinema italiano dal fascismo in poi è l'uso del doppiaggio al posto dei sottotitoli (lo scarso alfabetismo nel periodo del fascismo), questa pratica ha un accento romano perchè i centri di doppiaggio sono quasi tutti a Roma e la maggior parte degli attori sono romani.
Tra i dialetti utilizzati al cinema il più ricorrente è il romano, per la produzione a Cinecittà (Roma) e per la maggioranza di attori romani, ma anche perchè il romane è abbastanza simile all'italiano.
Dal punto di vista linguistico dagli anni Trenta-Quaranta in cui la lingua era stilizzata e neutra si è passati al neorealismo con una lingua più simile a quella di tutti i giorni con tratti regionali e stereotipati.
Nel corso del tempo il doppiaggio ha adottato anche clachi dall'inglese per imitare lo slang come (ci vediamo da see you later).
Il parlato cinematografico come quello teatrale è considerato <<parlato recitato>> ed è basato su testi scritti, tranne che la comicità dove è lasciato spazio all'improvvisazione. La ricchezza di generi rende problematico la caratterizzazione della lingua.