Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
IL GESSO è un derivato della lavorazione della pietra da gesso - Coggle…
IL GESSO
è un derivato della lavorazione
della pietra da gesso
I tipi di gesso più usati
in edilizia sono:
-
La scagliola
, un gesso molto fine, adatto per intonaci lucidi e manufatti
-
Il gesso anidro
, viene usato per sottofondi e massetti autolivellanti
-
Il gesso a presa rapida
I più comuni prodotti per l'edilizia
a base di gesso
-
I pannelli per controsoffitti
, sono costituiti di un impasto di gesso e fibre vegetali, con superficie liscia, ondulati o perforate
Le tecniche di montaggio
più comuni sono:
-a pannello smontabile, quando è necessario ispezionare la parte sovrastante il controsoffitto. I panelli sono posati a secco sull'ordinatura in modo che rimuoverne uno non comprometta gli altri
-a incastro fisso, quando non si prevede l'ispezione dello spazio sovrastante il controsoffitto, in questo caso il fissaggio può avvenire a secco o mediante sigillatura
I pannelli per rivestimento di fattura artigianale
,
vengono posati in opera con tecniche diverse
( fissaggio a muratura con malte o fissaggio a listellatura di correttini di legno, ecc...).
Le superfici s vista possono essere lisce, ondulate o variamente decorate con motivi geometrici
-
I blocchi di gesso per tramezzi
,
sono conformati con giunti ad incastro
che ne facilitano l'unione e garantiscono
la planarità della parete
la posa in opera, avviene con appositi collanti, stesi in piccolo spessore sulla superficie di contatto, essi non richiedono altri rifiniture con intonaci, ma solo la stesura di una piccola quantità di gesso per livellare il tutto.
PROVE FISICHE
-
Tempi di inizio e fine presa
, la prova si esegue su un impasto normale costituito da 250g di scagliola preparata con acqua distillata, usando l'apparecchio di Vicat dotato di ago penetratore a punta conica
Il tempo di inizio presa, si misura dall'istante di inizio dell'impasto a quello in cui il cono dell'apparecchio penetra ad una profondità di 22mm (non superiore a 20min)
Il tempo di fine presa si misura dall'istante di inizio dell'impasto a quello in cui il cono non determina più un'impronta evidente sulla superficie del gesso (non maggiore di 80min)
-
Impasto normale
, si determina in base alla quantità di scagliola che viene umidificata da 100g d'acqua ed espresso come rapporto tra la quantità di acqua e di scagliola
-
Granulometria
, della scagliola viene determinata a mezzo di un vaglio a getto d'aria, i residui non devono superare il 45%
-
Espansione lineare
, si determina versando in un apparecchio, dotato di una vasca collegata ad un estensimetro, una certa quantità di impasto normale e misurando il valore di espansione lineare, con letture che si susseguono ogni 30min, fino a quando non si verificano aumenti di lunghezza (non minore di 2.5mm/min)
PROVE CHIMICHE
-
Tenore di solfato di calcio totale
, si determina la quantità di solfato di calcio anidro contenuto nella scagliola riscaldata a 300°C
-
Tenore di sostanze estranee al solfato di calcio totale
, si determina individuando la percentuale di sostanze con composizione diversa da quella del solfato di calce anidro, presenti nella scagliola riscaldata a 300°C
-
Tenore di acqua totale di cristallizzazione
, si misura in base alla perdita di massa che subisce la scagliola, quando viene riscaldata a 300°C, fino a massa costante
PROVE MECCANICHE (vengono eseguite dopo 1 giorno e dopo 7 giorni di stagionatura o dopo 7 giorni di essiccamento e stagionatura
-
Resistenza a compressione
, si esegue misurando il carico necessario per produrre la rottura dei provini
-
Durezza
, viene effettuata misurando l'impronta lasciata da una sferetta di 10mm di diametro, premuta su una faccia degli spezzoni dei campioni
-
Resistenza a flessione
, consiste nel misurare il carico di rottura applicato sulla mezzeria di campioni ottenuti con impasto normale appoggiati alle due estremità
IL CARTONGESSO
è costituito da uno strato interno di gesso rivestito interamente di fogli di cartone a alta resistenza allo strappo.
Gli usi
più comuni delle lastre di cartongesso sono la realizzazione di pareti con strato isolante interno, controsoffitti o intonaco a secco
Esistono vari tipi
di lastre e sono
-
Lastre antincendio
, rivestite da un tessuto di fibra di vetro;
-
Lastre termocoibenti
, ottenute abbinando un pannello di poliestere espanso p di altro materiale coibente
-
Lastre antivapore
ottenute aggiungendo un foglio di alluminio che evita la condensazione del vapore nella massa degli elementi murari
-
Lastre idrorepellenti
, prodotte con additivi che le rendono adatte a luoghi con alto tasso d'umidità
-
Lastre fonoassorbenti
, che presentano sulla faccia a vista una foratura a interasse costante e sul retro un feltro insonorizzante
-
Lastre di tipo normale
, usate per realizzare pareti divisorie interne o controsoffitti
I bordi delle lastre
possono essere
-
squadrato per giunti a vista
-
cianfrinato per giunti rasati
-
bisellato per giunti ad angolo
PROPRIETA'
-
Comportamento all'acqua
, è buona regola evitare il contatto dei prodotti da gesso con l'acqua, per il cartongesso però è possibile una temporanea bagnatura
-
Comportamento nei confronti dell'umidità ambientale
, il gesso possiede spiccate capacità di assorbimento e riemissione del vapore acqueo contenuto nell'aria
-
Permeabilità al vapore
, per essere utilizzati i prodotti di gesso devono essere muniti di barriera al vapore per evitare fenomeni di condensa generalmente molto dannosi
-
Conduttività termica
, di una lastra di è molto inferiore a quella di un'intonaco normale, per questo contribuisce all'isolamento termico
-
Potere fonoassorbente
, i prodotti di cartongesso hanno un buon assorbimento dei rumori prodotti negli ambienti, non si può dire lo stesso per il fonoisolante
-
Comportamento al fuoco
, di solito è ottimo, grazie al contenuto di acqua nel gesso che in presenza di fuoco si trasforma in vapore
-
Leggerezza e rapidità di montaggio
, il basso pesi degli elementi, unito alle loro notevoli dimensioni e alla loro maneggevolezza, aumentano la rapidità della messa in opera