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I PRINCIPALI DISTURBI PSICHICI - Coggle Diagram
I PRINCIPALI DISTURBI PSICHICI
SCHIZOFRENIA
compromette la capacità di gestire le emozioni, prendere decisioni, relazionarsi con gli altri e la capacità di articolare i pensieri
Due fasi
attiva: presenta segni e sintomi floridi molto accentati
prodromica: segni e sintomi negativi
sintomi
positivi:
deliri
allucinazioni
eloquio disorganizzato
comportamento disorganizzato e catatonico
sintomi negativi:
alogia
abulia
appiattimento affettivo
può portare al suicidio
fattori di rischio:
ambientali: correlazione tra schizofrenia e stagione di nascita
fattori genetici e fisiologici
SCHIZOFRENIFORME: 2 o più dei 5 sintomi per più di 1 mese ma meno di 6 mesi tra cui ci deve essere ameno un sintomo tra: deliri, allucinazioni o eloquio disorganizzato
AUTISMO
è un disturbo dello sviluppo che può compromettere la crescita intellettuale ed emotiva del soggetto ed
è caratterizzato da gravi e persistenti difficoltà
3 ambiti:
interazione sociale
comunicazione
attività e degli interessi
si presenta fin dalla prima infanzia
incapacità di:
effettuare giochi di finzione
attenzione condivisa
indicare un oggetto senza avere l'intenzione di ottenerlo
disturbo dello spettro dell'autismo
deficit nella comunicazione e nell'interazione sociale
difficoltà comunicative
deficit nell'interazione sociale
. deficit della reciprocità socio-emotiva con difficoltà ad esprimere le proprie emozioni e comprendere quelle degli altri
pattern di comportamento, interessi o attività ristretti e ripetitivi
ripetizione compulsiva di movimenti e azioni
aderenza alla routine con difficoltà di adattamento
ipo o iper- reattivo alla stimolazione sensoriale
fattori di rischio:
ambientali= età avanzata dei genitori o il basso peso ala nascita
genetici e fisiologici= ereditari
DISTURBI DELLA NUTRIZIONE e DELL’ALIMENTAZIONE
determinano un alterato consumo o assorbimento di cibo che può danneggiare la salute fisica e l'equilibrio psico- sociale
comprendono
ANORESSIA NERVOSA
è la mancanza o riduzione dell'appetito
manifesta con:
terrore all'idea di prendere peso
percezione distorta della propria forma fisica
rifiuto del cibo
fattori di rischio: temperamentali, ambientali, genetici e fisiologici
conseguenze:
anemia
amenorrea
stipsi
ipotensione
bradicardia
problemi nelle ossa
erosione dello smalto dentale
BULIMIA NERVOSA
è l'impulso irresistibile ad assumere cibo, dopo l'abbuffata spesso insorgono:
sensi di colpa
depressione
autosvalutazione
inducono il soggetto ad attivare condotte compensatorie per prevenire l'aumento di peso
abbuffata= ingestione di una quantità di cibo maggiore rispetto a ciò che la maggior parte delle persone assumerebbe in un determinato periodo di tempo
gravità:
bulimia lieve: 1/3 episodi a settimana
bulimia moderata: 4/ 7 episodi a settimana
bulimia grave: 8/13 episodi a settimana
bulimia estrema: 14 o più episodi a settimana
conseguenze:
rottura gastrica
aritmie cardiache
lacerazioni esofagee
amenorrea
la PICA
persistente ingestione di sostanze senza contenuto alimentare, non commestibili , per un periodo di almeno un mese, ingerisce sostanze anche non alimentari
prevalenza poco chiara, esordio in qualsiasi età anche in gravidanza
fattori di rischio: ambientali come l'abbandono, mancanza di controllo o ritardo dello sviluppo
DISTURBO da RUMINAZIONE
ripetuto rigurgito per un periodo di almeno 1 mese, può essere rimasticato, ringoiato o sputato
si ripete più volte a settimana, in genere una volta al giorno
fattori di rischio: ambientali, la mancanza di stimolazione, abbandono o situazioni di vita stressanti
DISTURBO EVITANTE/ RESTRITTIVO dell' ASSUNZIONE di CIBO
incapacità di soddisfare le appropriate necessità e/o energetiche, associato a uno o più dei seguenti aspetti:
dipendenza dall'alimentazione
deficit nutrizionale
perdita di peso
mancata interferenza con il funzionamento psicosociale
motivazione del comportamento: mancanza di interesse, caratteristiche sensoriali e paura di conseguenze fisiche nell'assunzione di cibo
DISTURBO da DEFICIT di ATTENZIONE e IPERATTIVITA'
è un disturbo dello sviluppo, caratterizzato dall'incapacità di mantenere a lungo l'attenzione, da impulsività e da iperattività
tipologie:
disattenzione:
è facilmente distratto da stimoli esterni
spesso sbadato
non presta attenzione ai particolari
sembra non ascoltare quando gli si parla direttamente
iperattività e impulsività:
agita o batte le mani e piedi o si dimena sulla sedia
salta in situazioni inappropriate
parla troppo
ha difficoltà ad aspettare il proprio turno
interrompe gli altri
può essere:
iperattivo e impulsivo= sono preponderanti l'iperattività e l'impulsività
inattentivo= pesano di più le difficoltà di attenzione
combinato= sono presenti tutti e tre i sintomi
criteri diagnostici:
manifestarsi in diversi contesti della vita
compromettere in modo significativo il livello di funzionamento sociale, scolastico e lavorativo
comparire prima dei 12 anni
in 2 o più contesti
per almeno 6 mesi
prima dei 12 anni