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L'Italia e l'Europa all'alba della prima guerra mondiale -…
L'Italia e l'Europa all'alba della prima guerra mondiale
Bismarck
Artefice dell'unificazione tedesca
Per quasi 20anni guidò questo nuovo impero
Conciliava gli interessi degli
junker
NOTA :warning:: In Germania non c'era un vero e proprio
regime parlamentare
, perchè il cancelliere e il suo governo rispondevano solo al loro imperatore
I CATTOLICI E I SOCIALISTI
Bismark intraprese una dura lotta con:
La chiesa cattolica tedesca
Il Partito socialdemocratico tedesco
Per combattere questa guerra Bismarck emanò leggi molto severe che limitavano la libertà di riunione e di organizzazzione politica
Fino al 1890 operarono in modo semi-clandestino
Mentre faceva ciò, emanò una
legislazione sociale avanzata
che prevedeva stipendi ed assicurazioni contro malattie e infortuni
Operò per disinnescare la rivalità fra Austria e Russia e legarle in una solida alleanza alla Germania
RISULTATO
:
La lega dei 3 imperatori
(
1873
)
Voleva isolare la Francia politicamente
Unico possible alleato nel continente era l'Italia
Nel 1882 venne stipulata la Triplice alleanza tra: Germania, Austria e Italia
La Francia si trovava quindi isolata
LA GERMANIA
Mentre la Germania di Bismarck si rafforzava, l'Austria aveva perduto il ruolo di grande potenza continentale
2 minacce alla pace:
Rivalità tra Russia e Austria
Entrambe volevano colonizzare i Balcani
Francia
Voleva avera una rivincita sulla Prussia
L'AUSTRIA
L'impero Asburgico uscì ridimensionato dalle guerre con la Germania
Francsco Giuseppe (imperatore), che rimase al trono per più di 70nni, non riuscì a risolvere le questioni nazionali
La situazione di maggior conflitto, riguardava i
popoli slavi dei balcani
, che aspiravano a diventare uno Stato indipendente
UN BILANCIO DELLA DESTRA STORICA
La Destra storica ereditava le idee di Cavour, governò l'Italia fino al 1876. Essa dovette affrontare le difficoltà di uno stato unitario, come le grandi diversità al suo interno (povertà, arretratezza...)
La Destra:
Avviò il sistema scolastico nazionale
Risanò i conti dello stato
Completò l'unificazione con l'annessione del Veneto e di Roma
Il brigantaggio dimostrò il disagio sociale del Meridione
La Destra rappresentava gli interessi dei commercianti agiati, dei propretari terrieri e dei potenti ricchi del settentrione
IL PARLAMENTO E LO SCHIERAMENTO DELLA SINIISTRA
Negli anni in cui il la Destra governava, iniziò a schierarsi contro la Sinistra
Guidata da Agostino Depretis
Nel 1876 divenne divenne presidente del consiglio, capo della Sinistra
I critici di Depretis definirono questo governo "trasformismo"
La maggioranza parlamentare non era sempre uguale
Destra e Sinistra non erano 2 partiti nel senso odierno della parola
Rappresentavano solo ceti sociali differenti
La Sinistra dava voce agli industriali, per i quali bisognava proteggere l'industria Italiana dalla concorrenza nazionale
Sul piano delle riforme sociali la sinistra rese obbligaoria l'istruzione primaria
La politica del trasformismo
La Sinistra avviò un prudente riformismo che migliorò molto poco le disuguaglianze tra i ceti sociali.