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La Pubblica amministrazione - Coggle Diagram
La Pubblica amministrazione
La pubblica amministrazione (abbreviato Pa):
è l'insieme degli enti e degli organi a cui è demandata la funzione amministrativa.
La funzione amministrativa:
è quel complesso di attività con le quali concretamente si provvede alla cura degli interessi pubblici.
è esercitata:
dal governo,
dagli enti pubblici territoriali,
da altri enti pubblici (la banca d'Italia , INPS, INAIL)
Gli
enti
sono organizzazioni di persone e di mezzi
Gli
organi
sono parti dell'ente che ne consentono il funzionamento
Esempio:
il comune è un ente il Sindaco, la Giunta, il consiglio sono organi
In base all'articolo 97 della Costituzione l'attività amministrativa deve ispirarsi ai principi di
buon andamento
e
imparzialità
.
Il
buon andamento
consiste nel rispetto dei criteri di efficacia ed efficienza.
Efficace:
L'azione della PA è efficace quando raggiunge il risultato prescritto dalla legge.
Efficente:
Efficiente quando vi è proporzione tra i risultati raggiunti e i costi sostenuti.
Il principio di
imparzialità
impone agli organo della PA di non compiere favoritismi nè discriminazioni.
I controlli della pubblica amministrazione sono affidati a un organo chiamato
Corte dei Conti
.
La corda dei conti opera:
un controllo preventivo di legalità:
verifica che gli atti emessi dalla PA siano conformi a quanto dispone la legge,
un controllo successivo:
revisiona i conti della PA,
un controllo sulla gestione:
alla Corte è affidato il compito di accertare che l'attività amministrativa nel suo insieme si svolga nel rispetto dei criteri di efficienza è efficace.
Come sono regolati gli atti della PA
Atto:
è qualsiasi comportamento volontario che sia produttivo di effetti giuridici, per esempio la conclusione di un contratto l'invio di una lettera di licenziamento di assunzione, ecc...
Atti di diritto privato:
sono quelli che la PA adotta quando non esercita alcun potere di comendo e agisce come un privato.
Atti amministrativi:
sono quelli atti della PA che adotta quando persegue un interesse collettivo.
Provvedimenti amministrativi:
sono chiamati gli atti con i quali la PA, da una posizione di superiorità esprime la propria volontà in relazione a uno specifico oggetto.
I provvedimenti possono determinare una
esenzione
ho una
compressione (restrizione)
dei diritti delle persone
Sono provvedimenti estensivi:
le concessioni: la PA accorda a un privato cittadino un diritto che prima non aveva
le nomine
le dispense
le ammissioni: permettono ad un soggetto di usufruire di un servizio pubblico
le autorizzazioni
Sono provvedimenti restrittivi:
gli ordini,
gli atti sanzionatori,
gli atti ablativi, cioè che tolgono qualcosa ( atti di espropriazione)
Caratteri comuni tra gli atti amministrativi:
imperativi: il cittadinoè obbligatto ad adattrsi ad essi.
esecutivi: se il cittadino non si conforma la PA può ricorrere alla forza pubblica.
revocabili: il provvedimento può essere revocato dalle PA se e qundo l'interesse pubblico lo richieda.
Atti diversi dei provvedimenti amministrativi:
sono quelli con il quale la PA non impone la propria volontà ma offre un servizio.
Sono tali:
le certificazioni,
le registrazioni,
i pareri emessi dagli organi consultivi
Fino al 1990 vigeva il principio secondo il quale l'attività della PA dovesse essere coperta dal Segreto e ai cittadini non era consentito capire, se non ha costo di indagini, le ragioni per le quali era stato emesso il provvedimento che li riguardava.
Era un sistema efficace di autotutela per la PA, perché consentiva agli organi pubblici di coprire la lentezza, inefficienza, l'incapacità, ecc...
Legge n. 241 del 1990 introduce ai cittadini il
diritto di accesso
ai documenti amministrativi che li riguardano cioè il diritto esaminarli e averne una copia, denominato in seguito
decreto trasparenza
.
Semplificazione atti della PA
Legge numero 127 del 1997 ha disposto l'eliminazione di quasi tutte le certificazioni che in passato venivano richieste dagli uffici pubblici, oggi i certificati da allegare alle domande rivolte alla PA sono sostituiti dall'autocertificazione.
L'
autocertificazione
è una dichiarazione sottoscritta da cittadino senza necessità di autenticare la firma con la quale si comunica alla PA le informazioni da questa richieste.
Le certificazioni possono essere poste solo da soggetti privati come banche, assicurazioni, datori di lavoro.
Se un cittadino autodichiare una cosa non vera le amministrazioni sono tenute a effettuare controlli anche a campione sulla veridicità delle autocertificazioni, se risultasse falsa un'autocertificazione il cittadino è soggetto alle sanzioni penali disposta dalla legge.
I certificati:
di nascita,
di morte,
quelli attestanti il possesso di titoli di studio
hanno durata illimitata.
Altri certificati:
di matrimonio,
della famiglia,
di residenza
hanno validità di 6 mesi ma il cittadino può promulgare la validità dichiarando in fondo al certificato stesso
Come si effettuano i ricorsi
Quando un cittadino è stato ingiustamente leso da un atto o da un comportamento della PA l'ordinamento offre la possibilità di ricorrere:
all'autorità amministrativa (ricorso amministrativo)
alla giurisdizione sia ordinaria che amministrativa
I ricorsi amministrativi sono in tre tempi:
In opposizione,
gerarchico,
al capo dello Stato
Il ricorso In opposizione:
viene rivolto allo stesso organo che ha emanato l'atto il quale è stato giudicato errato.
Il ricorso gerarchico:
è indirizzato all'organo Superiore rispetto a quello che ha emandato l'atto ed è volto a ottenere l'annullamento o la modifica.
Il ricorso straordinario al capo dello Stato:
e come un'ultimissimo appello concesso nei confronti di atti divenuti ormai definitivi o perché il ricorso gerarchico ha avuto esito negativo o perché sono scaduti i termini per presentarlo; se il ricorso viene respinto l'atto diventa definitivo e non è più ammessa alcuna forma di impugnazione.
Il cittadino che non abbia fiducia nell'esito dei ricorsi amministrativi può rivolgersi alla giurisdizione ordinaria oppure a quella amministrativa.
Al giudice ordinario:
ci si può rivolgere solo se si ritiene che PA abbia leso un proprio diritto soggettivo.
Al giudice amministrativo:
ci si deve rivolgere quando si ritiene che sia stato leso un proprio interesse legittimo.
Sono giudici amministrativi: i Tar e il Consiglio di Stato
Il Tar:
è un giudice di primo grado,
ha sede nel capoluogo di ogni regione,
è competente a giudicare sui provvedimenti amministrativi che hanno efficacia nell'ambito regionale,
contro la decisione del Tar si può ricorrere al Consiglio di Stato.
Il Consiglio di Stato:
è un organo che svolge diverse funzioni e tra queste c'è anche quella di giudice amministrativo di secondo grado
le sue sentenze sono definitive e contro questo non è più ammessa alcuna forma di ricorso
L'interesse legittimo è l'insieme di ogni cittadino ha che la PA nello svolgere le sue funzioni si attenga quanto stabilito dalla legge.