si è evidenziata l'efficacia dell' Osservare, osservare e tornare a osservare con intuizione, con attribuzione di senso,sia verso l'esterno che verso interno (per irpensare al proprio modo di stare col bambino) cosi da poter ospitare nella propria mente i sogni della veglia, e i propri pensieri che prendono forma nell’incontro con i bambini, , facendo si che essi possano cosi dare voce ai loro pensieri, non ancora nati o erranti nei giochi ,negli scarabocchi, nei pianti e nei sorrisi.
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Lo SCARABOCCHIO diventa così una possibile lettura dello sviluppo psicomotorio, cognitivo ed emotivo del bambino, oltre che della qualità delle sue esperienze relazionali. Diventa quindi importante privilegiare la dimensione narrativa del disegno, alla ricerca di una propria individualità ed originalità.
La capacità di verbalizzare consente poi al bambino di dare un nome ai suoi tracciati e in seguito di dichiarare corrispondenze fra essi e le persone, tra essi e gli oggetti del mondo esterno
c'è bisogno quindi di un adulto che accolga i segni e aiuti il bambino a tessere una trama di linee-parole.
PRIMO ANNO- l'interesse del bambino è prevalentemente motorio: il foglio viene colpito, a volte casualmente con la matita, e rimane una traccia.
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puo essere collegato a una raffigurazione del temperamento e fatica dell crescita, conseguenza del inserimento al nido ma anche della maturazione del se narrativo