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LA PROFESSIONE INFERMIERISTICA IN ITALIA, Quinto codice deontologico 2019,…
LA PROFESSIONE INFERMIERISTICA IN ITALIA
ASSISTENZA INFERMIERISTICA
nasce dai bisogni che il malato non riesce a soddisfare
Florence Nightingale (1820-1910)
Campo d'azione (Legge 42 del 1999)
CODICE DEONTOLOGICO
basato su 4 principi:
Giustizia
Beneficenza
Non maleficienza
Autonomia
Deontologia
guida il professionista nell'adempimento corretto e onesto della sua professione
Insieme di regole professionali che indicano i comportamenti migliori
È utile per guidare i comportamenti dell'operatore nelle aree di incertezza ed aiuta a conciliare i valori
"chi si è chiamati ad essere"
Stesura:
53 articoli
8 capi
Responsabilità, duplice significato:
Connotazione “positiva”
Responsabilità derivante dall’esercizio professionale
Connotazione “negativa”
Chi si è chiamati a rispondere quando l'errore, l'omissione si sono già concretizzati
Tipologie di responsabilità
Responsabilità civile (presuppone un danno patrimoniale che richiede un risarcimento)
Responsabilità ordinistico-disciplinare (responsabilità derivante da violazioni inadempienze relative alle norme previste dal codice deontologico dell'infermiere)
Responsabilità amministrativa-disciplinare (presuppone un danno patrimoniale che richiede un risarcimento)
Responsabilità penale (quando da un’azione od omissione deriva un danno o un pericolo alla persona assistita)
Tematiche:
Coinvolgimento della persona assistita nei processi di cura e assistenza
Rispetto della volontà dell'assistito
Finalità e valori guida dell’assistenza infermieristica
Tutela della dignità della persona assistita
Tutela della sicurezza delle persone assistite
Dovere di miglioramento della qualità assistenziale e professionale
Rapporto rapporti col servizio sanitario e altre istituzioni : :
Rapporto tra professionisti e salvaguardia del decoro della professione
FORMAZIONE DI BASE E POST BASE
la formazione in senso moderno in Italia risale agli anni '20 del Novecento
1925-1929
scuole convitto con internato obbligatorio
formazione di 2 anni in Italia (3 anni UK)
in parte rispecchiava la riforma di Nightingale
accesso riservato alle donne
insegnamento sia dai medici che dalle infermiere
1971
abolizione internato obbligatorio
accesso anche ai maschi
maggiore qualificazione del personale
per accedere almeno 10 anni di scuola
si prolunga a 3 anni (metà in tirocinio)
1996
istituzione Diploma Universitario
2001
Lauree delle Professioni Sanitarie
dopo gli studi universitari triennali c'è l'Esame di Stato abilitante all'esercizio della professione con acquisizione della Laurea in Infermieristica
POST BASE
PROFILO PROFESSIONALE
Decreto 739 del 1994
"L'infermiere è responsabile dell'assistenza generale infermieristica"
l'infermiere è responsabile del processo asssistenziale
Funzioni:
prevenzione
educazione
assistenza
preventiva
riabilitativa
curativa
palliativa
interventi di natura:
relazionale
educativa
tecnica
l'infermiere deve saper interagire con le altre figure professionali, in caso di interventi multi disciplinari che determinano la collaborazione
fattori che determinano la collaborazione:
fattori individuali
fattori ambientali
fattori di gruppo
SVILUPPO PROFESSIONALE ed EDUCAZIONE CONTINUA
L'infermiere ha il diritto/dovere di aggiornarsi (e l'aggiornamento deve essere documentato)
Credito Formativo ECM (50 ogni anno)
Decreto Legislativo 229/99
SEGRETO PROFESSIONALE E TUTELA DELLA PRIVACY
l’infermiere deve mantenere il segreto sulle notizie delle quali è venuto a conoscenza in ragione del proprio lavoro
la rivelazione del segreto professionale e sanzionata sia del codice deontologico virgola che dall'art. 622 del codice penale
RAPPORTO DI LAVORO E LIBERA PROFESSIONE
una volta abilitato all'esercizio professionale col conseguimento della laurea iscritto al Collegio IPASVI, l'infermiere può svolgere la sua attività professionale in strutture sanitarie pubbliche o private
Rapporto di dipendenza da strutture private
Rapporto di pubblico impiego
Libero professionista
COLLEGIO PROFESSIONALE
in Italia nel 1954
IPASVI acronimo:
IP (infermieri professionali)
AS (assistenti sanitarie visitatrici)
VI (vigilatrici sanitarie)
è un ente di diritto pubblico non economico, istituito e regolamentato da apposite leggi
Legge 43 del 1999 trasformerà il Collegio professionale in Ordine professionale
Finalità:
tutela del cittadino/utente che ha il diritto di ricevere prestazioni sanitarie da personale qualificato
rivolta agli infermieri iscritti all’Albo, favorendo la crescita culturale degli iscritti, garantendo l'informazione, offrendo servizi di supporto per un corretto esercizio professionale
Quinto codice deontologico 2019
Partecipazione al governo clinico
Comunicazione nell’epoca dei social network
Piena responsabilità professionale di tutto il percorso assistenziale
Autodeterminazione della persona assistita
Esercizio della libera professione
Secondo codice deontologico 1977
Riforma sanitaria L.833/78
Assistito
Diritto alla salute articolo 32 della Costituzione Italiana
Prevenzione, cura e riabilitazione
Terzo codice deontologico 1999
Persona
Superamento paternalismo
Responsabilità diretta sull’assistenza infermieristica
1996 Patto Infermiere Cittadino
"L’infermiere si impegna nei confronti del cittadino in situazioni di bisogno a garantirgli le migliori condizioni possibili"
Quarto codice deontologico 2009
Assistenza rivolta al singolo, della famiglia e della collettività
Professionista con piena responsabilità di tutto il processo assistenziale
Evoluzione dei diritti dei cittadini nel campo della salute e dei cicli vitali
Introduzione nella clausola di coscienza
Primo codice deontologico 1960
Il paziente è un soggetto di minorità a causa della malattia
Introduzione del concetto di Advocacy per protezione vs il paziente
1954 nasce l'IPASVI (Collegio Professionale delle Infermiere Professionali, Assistenti Sanitarie e Vigilartici dell’infanzia)