Tra il 2009 e il 2013 la differenza tra occupati uomini e donne si era ridotta in Ue, passando da 13,5 a 11,7. Tuttavia non si è trattato di un aumento dell'occupazione femminile, ma di una riduzione di quella maschile. Una conseguenza, probabilmente, della crisi economica del 2008, che ha colpito più duramente settori lavorativi dove sono occupati principalmente gli uomini, come quello edilizio.
In Italia si sono verificate le stesse dinamiche, il divario è passato da 24 punti nel 2009 a 19,8 nel 2013, per poi mantenersi stabile intorno ai 20 punti percentuali fino al 2019.