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DONALD WOODS WINNICOTT(middle group) - Coggle Diagram
DONALD WOODS WINNICOTT(middle group)
NAsce a PLYmouth nel 1896
1934 psicoanalista, dopo trattamento analitico con traduttore di freud
1956 nominato presidente della societa psicoanalitica brittanica
inizio come pediatra ,lavoro per almeno 40 anni Paddigton Green children Hospital di Londra
unione delle 3 diverse prospettive pediatra, psichiatra infantile e psicoanalista
forte interesse lavori per la Klein, ma il suo lavoro fu sempre autonomo e critico
Dipendenza relativa
Per il bambino si avvia il passaggio da una relazione fusionale con la madre ad una fase di separazione.
Deaccomodamento materno.
Il comportamento materno diventa imperfetto, meno adattivo (disillusione graduale del senso di onnipotenza del bambino), poiché termina lo stato di preoccupazione materna primaria.
Area trasnazionale, zona intermedia
Segnano il passaggio dal p. di piacere a quello di realtà, pur appartenendo ancora all’area dell’illusione
Vengono gradualmente disinvestiti con lo sviluppo di interessi culturali e sociali
Passaggio dagli oggetti percepiti come fenomeni soggettivi agli oggetti come fenomeni oggettivi
paradosso dell'oggetto trasnazionale
Non è tanto l’oggetto utilizzato, quanto l’utilizzo dell’oggetto”
Il bambino crea l’oggetto, ma l’oggetto era lì in attesa di essere creato e di divenire un oggetto investito di carica”
appaiono nel corso del periodo fra 1 e 12 mesi
teoria dello svillupo
focus :RAPPORTO TRA SVILUPPO EMOTIVO E RIFORNIMENTO AMBIENTALE
rifornimento ambientale: Capacità o incapacità psicologica di prendersi cura dei figli da parte delle madri e dei padri
Importanza diretta dell’ambiente come elemento che favorisce o meno il processo maturativo del bambino
Non esiste una cosa che si chiama «un lattante».
Il bambino è sempre parte di una relazione.
Il concetto di Sé
co lo svilluppo:nucleo della personalità, identità personale che si crea attraverso un processo maturativo
unità contenuta fisicamente dai confini del corpo e psicologicamente integrata
legato all'esperienza soggettiva del io sono
formato di parti agglomerate, attraverso direzioen interno estero, nel coros del processo maturativo, aiutato dall'ambiente umano che lo continiene.
da il senso di agire e di vivere, portando il bambino a muoversi verso indipendenza, a identificarsi con oggetti d'amore piu maturi ,senza perdita della propria identità
FIn dalla nascita SÉ CENTRALE PRIMARIO o NUCLEO DEL SE’= «potenzialità ereditata di sentire la continuità dell’esistenza e di acquisire a modo proprio e con un proprio ritmo una realtà psichica e uno schema corporeo personali»
Io: esperienza soggettiva di esistere, parte della personalità in accrescimento e tendente all’integrazione.
la natura delle relazioni oggettuali deriva dalla qualità della risposta dell’oggetto ai fini del raggiungimento di una continuità dell’essere del bambino. Vs KLein ( pulsioni creano oggetto)
Continuità dell’essere può essere intesa come la Forza dell’Io.
teoria genitore infante
teorie riguardanti le cure materne che sositeien o meno il processo maturativo del bambino, che rispondo quindi o meno all'evolversi dei bisogni del bambino
teoria itinerario
dipendenza assoluta o doppia, dipendenza relativa, verso indipendenza ( rapporto d iinterdipendenza
PREOCCUPAZIONE MATERNA PRIMARIA
Indica la capacità di identificarsi con il bambino e i suoi bisogni e si basa sulle esperienze di cura a propria volta ricevute durante la propria infanzia
Stato mentale della madre durante le ultime fasi della gravidanza e primi mesi del postpartum:
Holding = contenimento; sostegno
Io: senso di esistere, Io distinto da tutto ciò che è non-me
ridurre al minimo gli impingements (urti) ai quali il bambino deve reagire
Urti” come l'incapacità della madre di dosare e regolare nella prima infanzia gli stimoli sia interni sia esterni. Questi urti, se eccessivi, ostacolano un'integrazione autentica dell'Io e conducono a un'organizzazione e a un modo di operare prematuri d'ordine difensivo, che invertono il processo maturativo.
Favorisce l’integrazione, ovvero l’acquisizione del senso di esistere a partire da uno stato iniziale di non consapevolezza.
prendersi cura del bambino: tutte le cure fisiche e psicologiche della madre nei confronti del bambino
Madre sufficientemente buona
Comprensione basata sulla capacità di cogliere i segnali del bambino e di farsi guidare per recepire i suoi bisogni; dura tutta la vita
MADRE AMBIENTE o ambiente facilitante, cioè che sostiene e promuove sviluppo infantile
Comprensione dei bisogni basata sull’empatia di breve durata
Handling
Aspetto importante delle cure materne.
Tutte le cure che la madre rivolge al bambino (toccarlo, pulirlo, accarezzarlo, ecc.)
Favorisce il processo di Personalizzazione: insediamento della psiche nel soma, il bambino accetta il proprio corpo come parte del Sé, i confini del corpo gli permettono di distinguere ciò che è «me» da ciò che è «non-me».
object presenting
Come la madre presenta al bambino la realtà condivisa.
Presentazione del mondo a piccole dosi.
Domina ancora, nel bambino, il «momento dell’illusione», ovvero nella mente del bambino la madre non è separata da lui. Si parla della relazione del bambino con un «oggetto soggettivo».
Verso l’Indipendenza
Il bambino acquisisce la consapevolezza dell’esistenza personale e separata della madre e dell’esistenza di una realtà indipendente dai suoi bisogni e dall’illusione della propria onnipotenza creatrice.
A partire dai 6 mesi compare gradualmente la capacità di preoccuparsi (provare apprensione per l’oggetto amato, senso di cura).
Implica conquista dell’ambivalenza verso la madre, riconoscimento dell’esistenza della madre come separata da sé.
utilizzo del gioco in terapia ( sovraposzione di due aree di gioco, paziente analista)
Squiggle è il termine con il quale Donald W. Winnicott, psicoanalista della British Society, introduce (1968) la possibilità di ‘giocare’ in analisi.
Lo Squiggle è, infatti, la creazione attraverso lo ‘scarabocchiare’ della relaziona tra paziente e analista dove la coppia associa liberamente e costruisce il senso di ciò che sta avvenendo per favorire l’accesso ai vissuti traumatici del paziente.
In sede terapeutica, anche gli adulti possono necessitare del gioco, di servirsi, cioè, di carta e penna e disegnare quando i contenuti inconsci non sono facilmente accessibili o faticano ad emergere.
(Dall’utilizzo del gioco come mezzo di espressione al gioco del bambino e al controgioco dell’analista)
LA PSICOPATOLOGIA
Psicosi e disturbi della personalita (creazioen falso se) = privazione/ fallimento delle prime cure ambientali
Tendenza anti sociale = deprivazione
SVilluppo sano = illusione infantile di onnipotenza/ graduale disillusione/ integrazione psicosomatica creando cosi
vero sè
Corrisponde al gesto spontaneo (è il vero Sé in azione)
Origina dalla vita corporea ed è allo stesso tempo fisico e psichico
E’ strettamente legato al processo primario e, all’inizio, non è reattivo agli stimoli esterni
E’ legato a un senso di esistenza nel proprio corpo
Permette di essere creativi, di sentirsi autentici, reali e presenti, di provare piacere
Falso se sano= Adeguamento
sociale
protezione del vero sè
Il vero Sé si esprime adeguatamente consentendo la spontaneità, la creatività, la soddisfazione personale e permettendo di affrontare le frustrazioni e i cambiamenti.
Il falso Sé sostiene nel confronto con l’ambiente costituendo una base per un comportamento socialmente accettabile. E’ un’organizzazione difensiva della personalità che ha la funzione di proteggere come un involucro il vero Sé.
Stato di salute: il falso Sé è rappresentato dall’organizzazione dell’atteggiamento sociale ed educativo. L’individuo supera l’onnipotenza infantile e il processo primario per avere un posto nella società
SVilluppo problematico = illusione infantile di onnipotenza/ disillusione traumatica / scissione psicosomatica creando cosi
Falso se patologico che annulla il vero se
Deriva da un ambiente insufficiente ed è una difesa verso la depressione.
E’ totalmente inconscio e può corrispondere a una vita apparentemente normale (anche se accompagnata da sentimenti di vuoto e di noia).
Spesso sono stati dei bambini bravi e compiacenti, apprezzati da genitori e insegnanti (dei piccoli adulti).
Nei momenti significativi della vita possono scompensarsi manifestando gravi disturbi psicologici o somatici.
E’ impedita un’espressione sufficiente del vero Sé
Il falso Sé patologico agisce per motivi:
Difensivi : per evitare l’angoscia e la depressione che si manifestano quando i propri bisogni più autentici emergono.
Imitativi : scelta basata sull’imitazione di modelli, sulle aspettative altrui e sul conformismo;
scompenso del falso sè
Burn-out: nella sue manifestazioni più tipiche: perdita di interesse, stanchezza, ansia, insonnia, sintomi psicofisiologici, abbandono del lavoro.
Malattia: psichica (depressione, attacchi di panico, crisi psicotiche) e/o somatica (infarto, cancro, patologie endocrine).
Suicidio: può rappresentare un modo di dare al corpo una morte che si è già verificata nella psiche. Anche sotto forma di equivalenti suicidari (ripetuti incidenti, traumi, autolesionismo).
Stato patologico: il falso Sé si sostituisce al vero Sé e viene scambiato dagli altri per la persona reale. Tende a vacillare nei rapporti più profondi, nell’amicizia e sul lavoro (livello estremo)