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i canti gregoriani, (Il repertorio del canto gregoriano è molto vasto e…
i canti gregoriani
Il repertorio del canto gregoriano è molto vasto e viene differenziato per epoca di composizione, regione di provenienza, forma e stile.
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Nei canti dell'Ufficio si riscontrano le seguenti forme liturgico-musicali: le Antifone, la Salmodia che comprende il canto dei Salmi e dei Cantici, i Responsori (che possono essere brevi o prolissi) e gli Inni.
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i canti dell'Ordinario o Ordinarium Missæ. Sono i testi che non mutano mai: Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus e Agnus Dei.
E i canti del Proprio o Proprium Missæ. Sono i testi che variano secondo le diverse festività: Introito, Graduale, Sequenza, Alleluia che è sostituito dal Tratto nel tempo di Quaresima, Offertorio e Communio.
Una annotazione particolare meritano i canti paraliturgici di tradizione orale come quelli del coro delle confraternite di Latera (VT), esempio antichissimo di incrocio di canto gregoriano e polifonia unico nel suo genere.
Sia nei canti dell'Ufficio come in quelli della Messa si riscontrano tutti i generi-stili compositivi del repertorio gregoriano; essi si possono classificare in tre grandi famiglie:
I canti di genere salmodico, sillabico o accentus (quando ad ogni sillaba del testo corrisponde solitamente una sola nota) come ad esempio la salmodia o le più semplici antifone dell'Ufficio, le melodie semplici dell'Ordinario e i recitativi del Celebrante.
I canti di genere neumatico o semiornato (quando ad ogni singola sillaba del testo corrispondono piccoli gruppi di note) come ad esempio gli Introiti, gli Offertori e i Communio della Messa o alcune antifone più ampie dell'Ufficio.
I canti di genere melismatico, ornato o concentus (quando ogni sillaba del testo è fiorita da molte note) come ad esempio i Graduali e gli Alleluia o i responsori prolissi dell'Ufficio. Tipico di questo genere è la presenza dei melismi.
l canto gregoriano è un canto monodico e liturgico della tradizione occidentale. Fu elaborato a partire dall'VIII secolo dall'incontro del canto romano antico col canto gallicano nel contesto della rinascita carolingia. È cantato ancor oggi, ed è riconosciuto dalla Chiesa cattolica come "canto proprio della liturgia romana"[1].
Una schola cantorum (latino per "scuola di cantori") è una scuola corale e coro di giovani destinati ad accompagnare le funzioni religiose nella Chiesa cattolica. La prima schola cantorum fu fondata da papa Silvestro I (334 circa); da questa derivò la scuola romana nel Laterano quella che diverrà la Cappella musicale Pia Lateranense, quindi, analoghe scuole nelle Chiese di tutto il mondo cattolico.
Il nome fu assunto anche per scuole laiche, tra le quali la più famosa è la Schola Cantorum de Paris, fondata nel 1894 da Vincent d'Indy il quale la trasformò in una scuola di composizione
Il repertorio del canto gregoriano è molto vasto e viene differenziato per epoca di composizione, regione di provenienza, forma e stile.
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i canti dell'Ordinario o Ordinarium Missæ. Sono i testi che non mutano mai: Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus e Agnus Dei.
E i canti del Proprio o Proprium Missæ. Sono i testi che variano secondo le diverse festività: Introito, Graduale, Sequenza, Alleluia che è sostituito dal Tratto nel tempo di Quaresima, Offertorio e Communio.
Una annotazione particolare meritano i canti paraliturgici di tradizione orale come quelli del coro delle confraternite di Latera (VT), esempio antichissimo di incrocio di canto gregoriano e polifonia unico nel suo genere.
Sia nei canti dell'Ufficio come in quelli della Messa si riscontrano tutti i generi-stili compositivi del repertorio gregoriano; essi si possono classificare in tre grandi famiglie:
Nei canti dell'Ufficio si riscontrano le seguenti forme liturgico-musicali: le Antifone, la Salmodia che comprende il canto dei Salmi e dei Cantici, i Responsori (che possono essere brevi o prolissi) e gli Inni.
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I canti di genere salmodico, sillabico o accentus (quando ad ogni sillaba del testo corrisponde solitamente una sola nota) come ad esempio la salmodia o le più semplici antifone dell'Ufficio, le melodie semplici dell'Ordinario e i recitativi del Celebrante.
I canti di genere neumatico o semiornato (quando ad ogni singola sillaba del testo corrispondono piccoli gruppi di note) come ad esempio gli Introiti, gli Offertori e i Communio della Messa o alcune antifone più ampie dell'Ufficio.
I canti di genere melismatico, ornato o concentus (quando ogni sillaba del testo è fiorita da molte note) come ad esempio i Graduali e gli Alleluia o i responsori prolissi dell'Ufficio. Tipico di questo genere è la presenza dei melismi.
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