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DISCRIMINAZIONE DE GENERE NELL'ORDINAMENTO EUROPEO - Coggle Diagram
DISCRIMINAZIONE DE GENERE NELL'ORDINAMENTO EUROPEO
La Carta Sociale Europea Riveduta (CSER) del 1996, adottata nell’ambito del Consiglio d’Europa, ha sancito all’art. 20
diritto alla parità di opportunità e di eguale trattamento nell’accesso al lavoro
condizioni di impiego e di lavoro
tutela in caso di licenziamento e reinserimento professionale
orientamento, nella formazione professionale nonché nelle progressioni di carriera, comprese le promozioni.
La Carta ha, inoltre, consacrato il divieto di discriminazione sulla base del sesso (art. 21) e la parità tra donne e uomini (art. 23)
diritti fondamentali per gli individui, a prescindere quindi non solo dall’esercizio di un’attività economica
ma anche dall’appartenenza di Stato membro.
la disposizione va interpretata nel senso del più ampio divieto di ogni discriminazione diretta o indiretta e assoluta
prescindere dalla loro appartenenza al settore pubblico o a quello privato
senza distinzione per coloro che sono impegnati a tempo pieno o a tempo parziale
art.20
vista della ratifica della Carta riveduta, devono essere necessariamente accettate dagli Stati membri
i quali però devono limitarsi ad inscrivere il principio di eguaglianza in Costituzione, e garantire sul piano normativo
in maniera esplicita ed effettiva, l’eguaglianza tra donne e uomini in ambito lavorativo e professionale
il Comitato Europeo dei Diritti Sociali (CEDS)
prese conclusioni formulate all’esito dei sui controlli annuali in ordine rispetto della Carta da parte dagli Stati.
reclami collettivi che vengono presentati, ha sistematicamente affermano semplicemente non applicare una disposizione discriminatoria
non sia sufficiente perché uno Stato ottenga una dichiarazione di conformità del suo ordinamento
diritto alla tutela della discriminazione
diritto universale riconosciuto dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, dalla Convenzione delle Nazioni Unite
eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna.
L’impegno dei Stati membri in materia è stato formalizzato per l'ue e l’uguaglianza di genere nel periodo 2011-2020.
l’impegno degli Stati membri in materia è stato formalizzato nel Patto europeo per l’uguaglianza nel il periodo 2011-2020.
In esso il Consiglio ha riaffermato l’impegno dell’UE di ridurre la differenza tra i sessi nel lavoro,
nell’educazione e protezione sociale, di conciliare il lavoro con la famiglia migliorando l’offerta di servizi per l’infanzia
decise di lottare contro ogni forma di violenza contro le donne.
introducendo modalità di lavoro flessibili, e promuovere la partecipazione delle donne al processo
L’ultima riforma dei Trattati fu quello di Lisbona
ha avuto imerito non solo di aver attribuito alla Carta dei diritti fondamentali valore giuridico vincolante, ma anche di aver qualificato la parità tra donne e uomini.