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L'EUROPA DEL PRIMO DOPOGUERRA - Coggle Diagram
L'EUROPA DEL PRIMO DOPOGUERRA
l'Europa esce indebolita dalla Prima Guerra Mondiale
non solo la Germania e l'Austria ma anche le potenze vincitrici devono fare i conti con le conseguenze economiche e sociali di quattro anni di violenze e distruzioni.
crisi economica
Stati fortemente indebitati
pensioni di guerra per caduti e invalidi
spese per il conflitto
debiti contratti con i cittadini per i prestiti di guerra
mancano risorse per la ricostruzione e la ripersa economica
i traffici commerciali stentano a ripartire
i prodotti agricoli scarseggiano
la riconversione delle industrie procede a rilento per i costi molto elevati
chiudono le fabbriche e migliaia di persone restano disoccupate
soprattutto reduci di guerra, circa 60 milioni
crisi demografica
dovuta a
febbre
spagnola
portata in Europa dalle truppe statunitensi
oltre 20 milioni di vittime in tutto il mondo
9 milioni di morti e altrettanti di invalidi e mutilati
crollo di matrimoni e nascite
Mitteleuropa
dissoluzione Impero Austro- Ungarico
nascono gli Stati nazionali
sorge il problema delle minoranze etniche che rappresentano pericolo per la stabilità dei nuovi Stati
per far fronte a tensioni sociali ed etniche nascono regimi autoritari - Ungheria e Polonia
gran numero di profughi soprattutto ebrei e tedeschi
Vienna vive un periodo di decadenza
a causa della profonda crisi che vive l'Europa
aumentano scioperi e proteste popolari
crescono i movimenti sindacali e i partiti socialisti
diverse le reazioni nei vari Stati
democrazie più avanzate e stabili
politica di riforme
riduzione orario di lavoro
aumento dei salari
diritto di voto alle donne
Gran Bretagna 1918- Svezia e Paesi Bassi 1919
democrazie più deboli
prevalgono i movimenti operai più estremisti
vorrebbero rivoluzione come quella russa del 1917
organizzano scioperi, manifestazioni, occupazioni di aziende, consigli di fabbrica
la borghesia, preoccupata, finanzia bande armate di irregolari contro le proteste operaie