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la guerra totale la svolta del 1917 (seconda parte), 7, 8, 9, 2, 1, 3 -…
la guerra totale la svolta del 1917 (seconda parte)
la Russia esce dal conflitto
nel 1917 in Russia la situazione precipitò rapidamente
le perdite di vite umane erano state altissime
le truppe erano stremate e la popolazione civile in difficoltà
Per rilanciare le operazioni militari lo zar Nicola ll assunse il comando delle truppe
approfittando della sua assenza comunisti e socialisti avevano provocato manifestazioni e scioperi
fino ad una vera e propria rivolta che costrinse lo zar ad abdicare, nel marzo 1917
il governo provvisorio decise di proseguire la guerra
ma
fu un fallimento
L’esercito era stremato e spesso i soldati gettavano le armi
nel novembre 1917 Lenin guidò una rivoluzione e prese il potere
firmò poi un contratto a Brest-Litovsk con il quale ritirava la Russia dalla guerra
gli Stati Uniti entrano in guerra
nella primavera del 1917 erano entrati ufficialmente in guerra anche gli Stati Uniti
guidati dal presidente Wilson, gli USA avevano sostenuto le forze dell’intesa attraverso aiuti economici e armi
però non si erano mostrati disposti ad abbandonare il proprio isolazionismo
questa posizione cambiò quando la Germania decise di aumentare ulteriormente la guerra sottomarina
Sul fronte orientale i fatti si erano evoluti a favore degli imperi centrali
così gli Stati Uniti il 6 aprile 1917 dichiararono guerra alla Germania
dopo la rotta di Caporetto l’Italia riesce a reagire
Quando la Russia si ritirò dalla guerra sul fronte italiano fu organizzata una potente offensiva
gli austro tedeschi sfondarono le linee italiane presso la località di Caporetto il 24 ottobre 1917, dilagandosi in Friuli e in Veneto
L’esercito italiano sbandò paurosamente ed ebbe inizio una ritirata precipitosa
in pochi giorni gli italiani abbandonarono al nemico la maggior parte dell’artiglieria pesante e persero oltre 300.000 uomini
Tutto sembrava perduto
gli italiani però riuscirono a riorganizzarsi e a fermare l’avanzata lungo il fiume Piave e sul Monte Grappa
il cosiddetto miracolo del Piave fu dovuto a
formazione di un nuovo governo di solidarietà nazionale
la destituzione di Cadorna il passaggio del comando al generale Armando Diaz
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