Organizzazione aziendale parte seconda - i problemi della progettazione

Divisione del lavoro e coordinamento

Leadership

capacità decisionale da predisporre

Carattere organismo - impresa, sistema aperto parzialmente indeterminato che è sottoposto a variazioni non previste delle tre variabili.

quali sono i criteri di distribuzione degli stumenti e mezzi operativi?

Programmare con esigenze di obiettivi chiusi, quantitaviamente e temporalmente definiti

Definizione del progetto organizzativo - intedersi come l'individuazione della catena strumenti - mezzi finalizzata al raggiungimento della visione strategica

individuare l'insieme delle tecnologie principali, audiliare e le energie perrsonali che risulteranno gli agenti della tecnologia

Attività di progettazione teso a risolvere quattro quesiti:

suddividere le complesse operazioni da svolgere in attività specifiche in più nuclei autonomi o sottoinsiemi.

Differenziazione - processo attraverso il quale el varie varie funzioni si distinguono fra loro. Il suo tasso determina 'esigenza di regolare e disciplinare il lavoro di ciascun componente. Dar luogo ad opportuna integrazione

De-differenziazione - significa che l'azienda elimina le condizioni stesse della differenziazione che implica un bisogno di integrazione

Integrazione - implica il coordinamento delle attività differenziate

Come definire i criteri ai quali odvrà essere disegnata la rete di rapporti, suddivendo le attività da svolgere

stabilire le regole tese a disciplinare lo svolgimento dei rapporti in oggetto, ponendo in luce la necessità di integrazione e coordinamento

fissare i principi e le norme di comportamento per chi sarà chiamato ad avere il ruolo di leaership dell'intero aggregato

Capacità decisionale da predisporre

Assegnazione di compiti e ruoli ed esigenze di professionalità

Divisione del lavoro ed interdipendenza

I meccanismi di coordinamento

Professionalità -capacità di un individuo di sfruttare le proprie conoscenze, comunque acquisite, per svolgere, con un livello di efficienza superiore al normale le mansioni a lui affidate

Le esigenze fondamentali

Consentire un sufficiente livello di autonomia

Fare sì che attraverso lo svolgimento sistematico siano agevolate evoluzione adeguamento e crescita

assicurare una certa varietà delle attività connesse al compito, per evitare il rischio di monotonia

Rendere possibile la partecipazione consapevole del soggetto alle scelte

La suddivisione dei compiti deve permettere in un secondo momento una divisione in sottoinsieme che possa permettere la specializzazione- insieme di mansioni predefinte e circoscritte in un certo ambito che esigono un tasso di conoscenze tecniche

Specializzazione concepita in base a due criteri

Il numero delle operazioni eseguite ( il meno possibile)

la varietà delle operazioni medesime

Principio della semplificazione massima per un soggetto

Si ammette che i compiti non siano ripetittivi e pertanto abbiamo bisogno di un incremento di professionalità dei soggetti

Cinque componenti

La capacità di comunicare

La consapevolezza del ruolo

La capacità organizzativa

il carattere espresso dall'equilibrio dimostrabile nel proprio comportamento

conoscenze - sapere tecnico - profesisonale

Di cui, con particolare riferimento ai primi due, abbiamo due livelli

1° livello - richiedono conoscenze e nozioni specifiche e complesse

2° livello - operazioni non difficoltose ma che si svolgono in situazioni, condizioni e circostanze difficili o con il concorso di molteplici mezzi

Obiettivo: individuare unità organizzative opportunatamente disegnate

Non sempre specializzazione, bensì esistono diversi criteri in base a tre ipotesi

modo di impiego delle risorse

risultati realizzati dalle singole unità

la natura ed i caratteri delle risorse attivabili nelle unità

criterio delle competenze o capacità - l'impiego di tecnologie di conformità o intensive non permette una buona conoscenza delle richieste dell'ambiente, pertanto l'azienda acquisisce una diversa gamma di competenze da maturare via via. Le persone sono spesso aggregate insieme in base a caratteristiche comuni

criterio della zona geografica - suddivisione dell'organizzazione in varie parti distinte e variamente distriubuite, per far fronte alle risorse che non sono trasferibili e trasportabili e alla dispersione dei clienti. (tecnologie di conformità o intensive)

criterio temporale - Un'altra possibilità è che possano essere verificati gli stadi di avanzamento del lavoro secondo una cronologia. Perciò la base della suddivisione diviene temporale, effettuando la cosìdetta schedulazione. Attività programmata per fasi

criterio per processi di lavoro - qui il flusso della produzione è costante e l'output richiede operazioni talvolta complesse. quindi predisponendo le risorse ad hoc attraverso procedimenti per fasi e il criterio per raggrupare i compiti può essere dei processi di lavoro. Le unità organizzative saranno ciascuna impegnata nello svolgimento di un sottoprocesso.

Criterio numerico - per le tecnologie di concatenamento o quella di mediazione, rivolte al raggiungimento di obiettivi, può essere opportuno fissare il numero di individui da destinare a singole parti o compiti di un lavoro prettamente semplici

criterio funzionale - Aggregare i compiti fra loro cercando di rispettare un principio di specializzazione funzionale, soprattutto quando sono necessarie le tecnologie ausiliarie.

Criterio dei clienti - si verifica nei casi in cui le esigenze manifestate da specifici destinatari dei prodotti sono tali da ripercuotersi sugli elementi del sistema, portando l'impresa a realizzare un output tenendo conto delle loro necessità tanto da dividere così in unità le organizzazioni.

criterio del progetto - la base di aggregazione è un progetto ovvero una sequenza di azioni attentament pianificatein termini di risorse e tempi. Il team è composto da persone di adattarsi alle varianti e modifiche inserite nel progetto

Criterio del prodotto - quando vi è una molteplicità di output, è opportuno raggruppare le risore aggregando quindi anche compiti e attività. ciascuna unità organizzativa includerà gli individui destinati ad impegnarsi nella realizzazione di una sola di tali varietà

interdipendenza - legame che si sviluppa tra le unità organizzative, osservabile sotto vari aspetti

come si svolge il rapporto

Interdipendenza per scambio - reciproci trasferimenti di cose e valori

Interdipendenza per comunione - le unità condividono interessi, risorse competenze ecc.

la dinamica che contraddistingue la relazione

Interdipendenza generica* - se il rapporto è solo indiretto.

interdipendenza seuqneziale - relazione diretta coinvolte così che l'output di un'unità è l'input dell'altra

l'oggetto dell'interdipendenza - cosa si scambiano le unità

reciproca - si sviluppa simmetricamente, ovvero l'output di na è l'input dell'altra e viceversa

di gruppo - implica relazioni strette in un breve periodo generati da orientamenti comuni (ufficio)

obiettivi e interessi

risorse materiali

servizi e prestazioni

informaizoni e conoscenze

La collocazione dell'interdipendenza

Esterna

interna

intensità

Forte - vincoli consistenti

Debole - interlocutori e soggetti possono essere facilmente sostituibili

La regolarità e la casualità dei rapporti

Coordinamento - amalgamare le diverse parti affinche possano essere sufficientemente sincronizzati e finalizzati gli sforzi di organi che lavorano in modo strettamente settoriale senza una precisa consapevolezza delle operaizoni svolte dagli altri

I problemi del coord.

relazioni di interdipendenza

specializzazioni delle unità

dimensioni aziendali

numerosità degli organi

supervisione diretta - affidata al superiore gerarchico, egli deve avere le giuste conoscenze per intervenire in caso di imprevisti. Tuttavia può incontrare diverse difficoltà se l'ampiezza del controllo è alta, pertanto si sviluppa, secondo il principio dell'ampiezza di controllo, delle sottounità ciascune delle quali affidate a sottocapi

fissazione di norme e regole di lavoro standardizzate - in caso di interdipendenza sequenziale o reciproca, se è possibile programmare accuratamente l'attività. tipico mezzo di coordinamento impersonale.

standardizzazione degli input - efficace se gli esiti delle operazioni siano condizioni dalla costanza quali-quantitativa di materiali e prestazioni utilizzate.

standardizzazione degli output - è efficace se l'obietttivo globale comune è scomponibile chiaramente in sub-obiettivi chiusi, riferiti in termini di contenuto (valore con il quale sono espressi), livello (termine di riferimento base per il confronto dei risultati), misura( metodo di stima con il quale si valuta) e tempo (da investire per il raggiungimento dell'obiettivo) .

attenuazione dei rapporti di interdipendenza - se i risultati programmati sono difficili da raggiungere, si può operare o modificando le basi di raggruppamento, quindi cambiarne l'orientamento, o accumulando delle risorse aggiuntive, quindi accantndole a riserva e usarle nei momenti di difficolta di un'unità.

costituzione o rafforzamento dei collegamenti laterali - promozione di rapporti orizzontali come: i contatti diretti e gli accordi spontanei, la creazione di ruoli di collegamento, il ricorso a task forces, istituzione di teams, creazione dei manager di integrazione ( product o project manager)

In una stessa organizzazione sussidtono più strumenti di coordinamento da impiegare flessibilmente a seconda delle circostanze.

Definita come una forma di problem solving organizzativo attuo a raggiungere gli obiettivi dell'organizzazione con l'influenza sull'azione altrui, la leadership è una guida esercitata da un individuo o gruppo in modo continuativo. È pertanto una qualità, che si sviluppa nel tempo con tentativi con successo di esercizio di autorità.

è opportuno che il soggetto abbia

Doti di analisi e preparazione culturale

Conoscenza approfondita delle capacità

Capacità di cogliere segnali ambentali

padronanza di strumenti di persuasione e comunicazione

le attitudini

Il processo di acquisizione

La leadership carismatica

gli stili di leadership

Opinione secondo la quale la leadership sia innata

Le qualità e i requisiti ricorrenti per essere un leader carismatico

elementi che contraddistinguono tratti della persona come l'aspetto il comportamento l'autorevolezza. Si attribuiscono così i caratteri di predicatore-catalizzatore o quello persuasivo-dominatore o drammatico espressivo

capacità di percepire e gestire il cambiamento, nonchè di modificare i punti di riferimento del gruppo, come colgiere tempestivamente i cambiamenti strutturali dell'ambiente e trasformazioni culturali del gruppo

coerenza con le caratteristiche dei seguaci , ovvero essi devono essere magnetizzabili dal magnetismo del leader.

Capacità di sviluppare azioni organizzative coerenti con le proprie idee innovative e con cambiamenti culturali sollecitati quindi deve percepire le capacità dei membri del proprio gruppo

capacità di esprimere e trasmettere un'idea di successo per le proprie iniziative

Conoscenza e uso opportuno dei valori culturali e tradizionali del gruppo

Negli organismi decisionali è difficile considerare la leasership come qualcosa di innato, tuttavia possiamo porgere le attenzioni su alcune attitudini che un leader dovrebbe sviluppare

1. attitudine a collegare realisticamente obiettivi da raggiungere a mezzi da utilizzare

2. Capacità di esprimere fiducia nelle potenzialità del gruppo

3. idoneità a realizzare concretamente le azioni programmate

Le aziende promuovono dei veri e prorpi processi di acquisizione della leadership artciolabile in fasi. I requisiti di base sono una spiccata carica motivazionale alla guida, il coinvolgimento circa la bontà della missione e la volontà di apprendere e sperimentare le proprie capacità

Per prima cosa il leader deve sviluppare le proprie conoscenze, appropiandosi degli strumenti concettuali che possano permettere di valutare le esperienze osservate

Seconda cosa è lo sviluppo della comunicazione fra sè e gli altri membri del gruppo, occupando un nodo centrale della comunicazione.

Terzo passo è la disponibilità di proporsi alla soluzione di problemi anche parziali, così da essere in grado di sviluppare le capacità decisionali acquisnedo nel gruppo un prestigio legato all'esperienza di inizaitive di successo.

Poi deve riuscire ad appropriarsi di strumenti e metodologie idonee a costtruire un numero di soluzioni superiore a quello proposto da altri nel gruppo

Quinto passo è quello di essere in grado di coinvolgere attivamente tutti i membri del gruppo alla formulazione delle decisioni, evitando quindi l'egocentrismo

Sesto e penultimo passo è sviluppare quelle doti di attenzione e tempestiva individuazione dei rischi connessi all'attuazione di certe soluzioni.

Infine per essere guida del gruppo è necessario anche che vi sia l'assoluta correttezza ed onestà intellettuale ispriratrici delle nostre azioni, mostrando un elevato rispetto di se e per gli altri ispirandosi a principi di chiarezza e trasparenza.

i possibili stili di leadership dipendono principalmente da tre componenti

stile autoritativo-coercitivo il capo fornisce direttive senza alcuna spiegazione e sostegno

Compotamento direttivo- volontà di guida più o meno intensa sviluppata dal leader

Compotamento relazione - disponibilità a fornire un sostegno

Dalla maturità e senso di responsabilità richiesto ai collaboratori stessi nell'assolvere i loro compiti

stile paternalistico-prescrittivo - si impartiscono direttive molto precise, riconoscendo una maturità dei collaboratori ma con disponibilità al sostegno molto poca

stile affiliativo-direttivo - non si ritiene molto maturi i collaboratori ma si ritiene utile il loro consenso. il leader assume un ruolo di educatore sollecitado una discussione sulle spiegiazioni che fornisce

stile democratco - equilibrio fra direttive considerazione e fiducia verso i propri collaboratori, aperto al confornto ma ci si assume l'onere delle scelte.

trascinatore-coinvolgente- paricolare rilievo al comportamento relazionale, si cerca di stimolare i propri collaboratori

Coaching - Consistente aiuto ai subordinati nel mostrare la via dei risultati

permissivo-orientamento alla delega - piena fiducia dei propri collaboratori, rinunciando ad attività direttive e concendendo ampio sostegno alle attività del gruppo.

management - insieme delle competenze impegnate nell'analisi preliminare delle scelte e nella formalizzazione delle scelte in programmi strategici o operativi

leader - insieme di capacità predisposte per guidare le risorse specie umane alla realizzazione delle decisioni

Basa le scelte su dati passati

Basa le scelte sui fatti nello sviluppo

considera l'organizzazione nelsuo aspetto formale

Tiene conto dell'organizzaizone informale

Decisioni programmatiche

Decisioni attuative

Visione complessiva del sistema

Conoscenza diretta delle persone

Sviluppa valutazioni previsionali e di prospettiva economico-aziendale

Valutazione collegate alle risorse umane

Colloca le proprie decisioni all'interno della cultura d'impresa

Agisce per la coerente modifica della cultura

potere decisionale e delega

decisioni programmatche - necessitano della raccolta e valutazione di molteplici elementi della mobilitazione di capacità analitiche collegate ad una cultura specialisticao ad una visione globale del contesto

Decisioni attuative - la valutazione delle circostanze e degli imprevisti che risultano tali da influire sui tempi e sulle modalità di svolgimento dell'azione

Strategiche se del top management

Settoriali se del middle management

L'interconnesione fra le due può far ritenere utile la concentrazione del potere in un'unico centro decisionale, convergendo management e leadership

il ricorso alla delega

Il proprio potere poi viene

Strumento organizzativo fondamnetale che consente un armonico funzionamento del sistema. é molto importante valutare l'ampiezza della delega

Riferita ai compiti asseganti - l'incaricato dello svolgimento potrà deciderne le modalità

Riferita agli obiettivi da perseguire se viene conferita autonomia decisionale

Ostacoli alla delega

aspetti positivi

Sfruttamento delle conoscenze degli individui

acquisizione di capacità di risposta tempestiva

alleggerire il coordinamento e responsabilizzare le unità di minor livello

atteggiamento sbagliato mentale del leader

somo necessari: una sufficiente cultura tecnica che consenta di capire quali decisioni delegare, una capcità comunicativa, per trasmettere con efficacia le mansioni, il senso della complessità dell'organizzazione tale da collocare decisioni e compiti da delegare in un contesto più ampio

conoscneza insufficiente delle persone

eccessiva fiducia del capo nelle proprie doti

clima di deresponsabilizzazione

in merito all'ampiezza, un'organizzazione si qualifica per i suoi gradi di

Decentramento - quando il potere decisionale distribuito fra membri in modo sistematico, con questioni non marginali e diffendondendosi fino ai livelli inferiori

Accentramento - quando le decisioni spettano a uno o pochi individui collocati al verice della piramide

Formalizzazione della struttura organizzativa

Relazioni gerarchiche

Tentativo di scomporre le attività in compiti elementari che permettano una sufficiente ripetitività e coordinamento basato su regole e procedure predefinite

La formalizzazione generalmente vuole un coordinamento di tipo supervisionale, la cui catena pone un problema di dipendenza gerarcica.

Gerachia è un insieme di uffici e posizioni organizzative ordinati secondo supremazia

é opportuno che: comando e leadership non siano atribuiti con investitura dall'alto, l'impresa non sia prigioniera delle regole, si tengano separati problemi settoriali e operativi dai problemi globali e strategici, si favorisca la massima trasparenza organizzativa, la distribuzione delle responsabilità avvenga avvenga sulla base di un'adeguata assegnaizone delle risorse a coloro che devono assumersi tali responsabilità e che si riducano al massimo i livelli gerachichi

Polo estremo

Polo estremo

Decentramento selettivo proprio del modello funzionale

Decentramento parallelo proprio del modello divisionale