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giolitti e belle epoque - Coggle Diagram
giolitti e belle epoque
dal 1901 al 1914, l'era giolittiana
Giovani giolitti prima come ministro degli interni
dal 1903 come preside del consiglio
nato nel 1842 a mondovì
al nord la rivoluzione industriale
l'era giolittiana coincide con il decollo della rivoluzione industriale
grazie a prestiti delle banche naquero nuove aziende
il protezionismo introdotto nel 1883 attraverso le tariffe doganali per difendere l'economia industriale
i progressi più evidenti sono nelle industrie di elettrica, siderurgica e meccanica presente sopratutto nel triangolo industriale (torino, milano e genova)
nell'età giolittiana la produzione italiana raddoppiò
al sud l'arretratezza economica
al sud, la situazione continuava ad essere quella di sporavvivenza
non ci fù alcuna rivoluzione industriale
per molti italiani la situazione rimase quella di emigrare
il sud rimase molto povero e arretrato
successi e sconfitte di giolitti
ora c'era una nuova sinistra non più liberale ma socialista
giolitti che quidava i liberali cercò di inserire cattolici e socialisti nella vita politica italiana
dopo l'enciclica renum navarum del 1892, i cattolici si erano maggiormente impegnati nella società
erano sorti i sindaci cattolici, le cooperative bianche e l'azione cattolica (organizzazione del papa)
per venire incontro ai cattolici giolitti permise l'insegnamento della religione delle scuole
il tentativo di alleanza con i socialisti riformisti
i rifomisti erano quidati da filippo turati, claudio treves e leondina bissolati
invece i massimalisti guidati da costantino lazzari e benito mussolini
giolitti cercò l'appoggio dai socialisti riformisti e invitò lo stesso turati
l'occupazione della libia
giolitti riprese l'espansione coloniale per due principali motivi
voleva farsi vedere dai nazionalisti per aumentare il presrtigio all'italia
voleva accontentare l'opinione pubblicache riteneva neccesario conquistare nuove terre per dare lavoro
nel 1911 l'italia dichiaro guerra alla turchia perche dominava la libia
oltre alla libia vennerò occupate 12 isole greche e formarono il dominio italiano del dodecaneso
la pace con i turchi venne firmata nel 1912 ma i problemi non cessarono. i costi dell'italia furono enormi
un epoca di benessere e di ottimismo
le scoperte e le invenzioni si susseguivano senza sosta, malattie terribili di una volta divennero curabili
la vita quoitidiana vennè radicalmente modificata da numerose invenzioni come il telefono, la lampadina, il motore a scoppio
una vita però riservata ai più ricchi tra ristoranti, balli e feste
anche in italia ci fu la belle epoque, in qui fiorirono la vita modana
il benessere non era per tutti
molti poerai abitavano ancora in case malsane e anguste
lo sviluppo fu quasi inesistente e le condizioni di vita arretrate
ci fu tanto alcolismo, lo fecero molti operai ma anche molti contadini ridotti in miseria
vi erano 15 morti per alcolismo su 1 milione in italia, ma nel 1909 (nella età giolittiana) questa percentuale sali fino al 41
nel 1914 finiva l'età giolittiana
la guerra in libia indebolì il governo giolitti, molti criticavano il presidentedel consiglio, mentre l'economia tornava ad attraversare un momento di crisi
indico come suo successore sntonio salandra, un conservatore
ma sopratutto la situazione internazionale stava precipitando nella 1 guerra mondiale
all'intervento in querra giolitti si opporà inutilmente, l'eta giolittana era veramente finita