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Origini della biblìon teke (contenitore), Nascita della biblioteca…

- - - - all'epoca di Tolomeo III
        
        biblioteca minore (43.000 rotoli) dentro il tempio
        di Serapide
        
        biblioteca del palazzo (490.000 rotoli)
        destinata agli studiosi
        
        Zenodoto: primo bibliotecario della storia;
        istituì un criterio alfabetico nella collocazione dei testi,
        e un sistema di collezione a scaffali
        
        Callimaco, basandosi sui generi letterari, tenta di catalogare tutto il sapere contenuto nella biblioteca creando i pinakes (tabelle di persone eminenti in ogni settore di studio, con una lista delle loro opere, con
        rinvii topografici accurati): lavoro di sintesi atto a illustrare il contenuto della biblioteca attraverso cui trasformare la collezione in una biblioteca universale del sapere: considerata il primo catalogo bibliotecario (3 sec a.c.)
        
        inoltre ad ogni autore veniva accompagnata
        una descrizione biografica (sintomo di un primo bisogno di
        istituire una prima forma di controllo bibliografico)
        
        Eratostene (altro bibliotecario alessandrino):
        sintetizzò tutto il sapere geografico con l'aiuto della cartografia
        
        il modello alessandrino ispirò quello realizzato
        da Eumenes II a Pergamo (2 sec a.c.): qui la seconda biblioteca
        più grande del mondo (200.000 manoscritti: papiri provenienti dall'Egitto, vergati dagli amanuensi di Pergamo e arrotolati)
        
        i bibliotecari di Pergamo hanno l'idea di tagliare i fogli e rilegarli
        con la forma da noi conosciuta: nascita del libro
        
        a Pergamo viene inventata la pergamena (2 sec a.c.) da Eumenes II per ovviare alla rarità
        del papiro in Asia Minore
        
        entro la fine del 7 sec la pergamena sostituisce completamente
        il papiro come supporto scrittorio (dopo la conquista dell'Egitto da parte degli Arabi nel 634 era difficile procurarsi il papiro): essa
        garantiva maggiore durata, migliore superficie, e poteva essere
        raschiata per essere riutilizzata
        
        preparazione della pergamena:
        trattando pelli di vitelli, pecore, agnelli
        
        preparazione dei fascicoli
        (i quaternioni, grandi fogli ripiegati in 4 parti)
        
        pergamena utilizzata fino al 1300, soppiantata gradualmente dalla carta di canapa
        
        detta anche cartapecora e cartapecudina