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articoli 10-11
SORVEGLIARE LA SALUTE? Vulca Fidolini
le domande
che si pone la ricerca;
Esistono cibi ritenuti femminili e/o maschili?
●Quali fattori influenzano le modalità di nutrizione?
●Che rapporto c’è tra salute e alimentazione?
●Perché si tende a cambiare il proprio stile di alimentazione?
●Che bisogno c’è di cambiare lo stile di alimentazione?
Gli intervistati di questa ricerca sono 29 uomini eterosessuali di età compresa tra i 40 e 63 anni incontrati in due regioni europee, francia e toscana
uomini che consumano carne, altri che hanno scelto di abbandonare il consumo di carne divenendo vegetariani o vegani o flessitariani con dati anche delle partner
la fase dei 40-60 anni rappresenta una categoria meno analizzata nei lavori sociologici e rappresenta anche un’età nella quale gli uomini sono colpiti in maniera rilevante da patologie legate alle cattive abitudini alimentari.
dati raccolti
interviste semi-direttive;incontrati attraverso reti di conoscenze interpersonali e tramite contatti stabiliti con associazioni che riuniscono persone che condividono lo stesso regime alimentare,cattive abitudini alimentari
analisi
classificazione basata sull’identificazione dei ruoli che le pratiche alimentari hanno nella produzione dei processi di identificazione maschile tra gli intervistati.
Lo studio delle tecniche di controllo del corpo e della salute applicate all’ambito delle scelte del cibo ha ispirato la prospettiva d’analisi.
L’attenzione si è spostata da una prospettiva d’opposizione necessaria tra cibi e stili alimentari maschili e femminili, all’analisi delle molteplici forme tramite cui le scelte alimentari diventano sì lo spazio per costruire la maschilità
digiunare da uomo
virilizzazione» del digiuno gli permette di costruire un profilo maschile egemonico mettendo in risalto la capacità di controllare e gestire il suo corpo.
La maschilità, allora, si costruisce attraverso l’esaltazione dell’autosufficienza e dell’autoregolazione, opposta finanche all’autorità del sapere medico.
carne e virilità
La correlazione tra costruzione di genere, scelte alimentari e strategie di sorveglianza, evidente giustificare il non mangiare carne, il bisogno di riaffermare in modo diverso una maschilità dominante messa in discussione
sport, disciplina e strategie di distinzione
La pratica sportiva combinata con l’adozione di un regime alimentare dà vita a strategie di sorveglianza del corpo organizzate al fine di perseguire un progetto di vita lunga e sana ed esprimere i significati della maschilità.
di fronte all'età e alla malattia
l'obbiettivo delle strategie di monitoraggio, attraverso l'alimentazione è respingere più in là nel tempo una potenziale patologia ed evitare il rischio di ammalarsi.
evitare il mondo delle cure e della prevenzione medica contribuisce a costruire le performance di una maschilità egemonica che si dà a vedere come invulnerabile
fa riferimento a stefano ciccone,, afferma che fare del cibo uno strumento per dirsi uomini non significa solo scegliere tra i cibi ‘più maschili’,trasformare i significati attribuiti a ciò che si mangia in base ai contesti di interazione
la volontà di utilizzare queste strategie di sorveglianza della salute in quanto strumento per distinguersi socialmente da altri uomini è particolarmente marcata tra le persone appartenenti alle categorie socio-professionali privilegiate
SEPARATEZZA NELLAINDIFFERENZA....LORIS DI GIAMMARIA E SERGIO MAUCERI
l’ipotes
i di un effetto benefico del solo contatto tra individui e gruppi etnici sulla riduzione degli stereotipi e delle conflittualità reciproche, risulta tutt’altro che confermata, anzi si posso notare più proeve contro che a favore.
riflettere sui fattori che inibiscono l’effetto positivo, concentrando l’analisi sulle pratiche multiculturali in contesti significativi di interazione
residenza universitaria,stranieri e italiani che non hanno scelto liberamente la convivenza, luogo interessante;
maggior parte nazionalità albanese
condividono uno spazio fisico ma anche una struttura esperienziale che potrebbe favorire e relazioni simmetriche e significative
confini definiti, è un osservatorio privilegiato delle pratiche e dinamiche relazionali che possono stabilirsi spontaneamente
stranieri,conoscenza della lingua italiana, abbattimento delle barriere comunicative che impedivano il dialogo interculturale
Prima osservazione
; gli studenti italiani e albanesi vivono al suo interno come fossero comunità separate.
4 sessioni
di focus group; primi 3 brainstorming per caratterizzare la convivenza multiculturale all’interno della residenza. Sorgono diversi problemi, non legati tanto allo “straniero” in se, quanto all’alta incidenza di studenti albanesi
nella 4 illustrati i risultati dei primi 3 focus per farli ragionare in modo propositivo sulla situazione ideale di convivenza
il contatto riduce gli stereotipi dove si attiva una cooperazione dove le relazioni diventano di tipo significativo, Dove le dinamiche invece sono di competizione si attua un processo di segregazione e si ricercano solo i propri simili.
nota che la coesione sociale si sia venuta ad incrinare proprio negli anni in cui la numerosità degli studenti albanesi è aumentata
gli studenti italiani riconoscono di essersi chiusi nei confronti delle relazioni con gli studenti stranieri. Molti pensano ha alimentato l’ostilità tra gruppi di studenti piuttosto che favorire il dialogo è la cattiva gestione delle residenze universitarie.
La configurazioni che hanno preso le relazioni sociali tra studenti albanesi e delle are etnie è
di separatezza.
focus la definiscono in primo luogo come separazione degli spazi fisici e relazionali interni allo studente.
separatezza ravvisabile soprattutto dal punto di vista della composizione delle formazioni sociali, nell'atteggiamento di chiusura reciproca
studenti di altre etnie non albanesi hanno relazioni armoniche con gli italiani, mentre il problema è con gli albanesi
atteggiamento potremmo denominarlo
“ spaesamento” culturale
: se si va in un paese straniero e si interagisce entro un contesto dove vi è una maggioranza di nazionalità diversa da quella che ci si attendeva di incontrare. E la coalizione con il gruppo italiano contro quello albanese aiuta non sentirsi marginali.
l'accoglienza degli italiani agli stranieri, spiegata con il
principio di assimilazione contrasto
, quando in presenza di un outgroup sgradito, un altro outgroup considerato simile all’ingroup viene considerato ancora più simile mentre l’altro outgroup distante viene considerato ancora più distante
nel momento in cui c'è relazione tra albanesi e italiani questi vengono detti
eccezion
i e sono iperassimilati alla cultura italiana
La separatezza e la conseguenza estraneità da entrambe le parti genera indifferenza.
albanesi non ha interessa ad interare poichè possono confidare su un sistema di relazioni esteso con il propri connazionali.
variabili riferite al contesto influenti sulla convivenza e ricondotte a specifiche aree tematiche: in primo luogo la rilevanza
della percezione del grado di efficacia e del grado di equità delle norme che regolano direttamente o indirettamente, le pratiche multiculturali presso la casa dello studenti, i
noltre una non adeguatezza dei regolamenti interni.
aggiunge la denuncia di una scarsa capacità dell’ammirazione di comunicare in modo trasparente norme e regole che non risultano chiari e ciò incrementa il senso di ingiustizia
Lamentano inoltre una scarsa formazione del personale amministrativo
La scelta di separare gli studenti a priori e assegnarli appartamenti secondo il criterio dell’appartenenza nazionale accentua lo stato di separatezza.
l’etnocentrismo sembra perlopiù un riflesso dell’atteggiamento ambiguo e discriminatorio manifestato dagli amministratori della residenza universitaria
per un dialogo si deve pensare a spazi per le relazioni, mancano occasioni per creare condivisioni di interessi
È emerso che le rappresentazioni reciproche derivino dalla convivenza dall’interazione o contatto non viceversa.
sebbene il contatto dovrebbe portare una prospettiva positiva casi in cui la condivisione dello stesso appartamento non ha condotto ad una reciproca comprensione.
Alcune rappresentazioni derivano dall’incomprensione e dalle difficoltà per differenti sensibilità culturali,in cui italiani e albanesi ritengono di essere rappresentati negativamente dall’altro gruppo avviando il meccanismo della
profezia che si auto adempie
Le rappresentazioni riflesse possono essere descritte su un doppio livello di congruenza/incongruenza;
Tra quello che il soggetto pensa che gli altri pensino di lui e quello che lui pensa di sé (l’incongruenza produce una chiusura, la congruenza un’apertura verso l’altro)
Tra quello che il soggetto pensa che gli altri pensano di lui e quello che realmente gli altri pensano di lui(l’incongruenza rappresenta l’infondatezza nella reale rappresentazione riscontrabile nell’altro, la congruenza implicherebbe la fondatezza)
In conclusione è segnalata la possibilità di fondare la chiusura/segregazione nella cerchia dei connazionali su una tendenza naturale alla chiusura nel gruppo etnico di appartenenz
l’insieme dell’ ipotesi è possibile ricostruire un modello di analisi che ha costituito criterio orientativo fondamentale per strutturale il sistema di concettualizzazione con riferimento all’indagine campionaria che è stata condotta nel tentativo di controllare quali siano le variabili individuali e contestuali che si associano ai meccanismi individuali.
i gruppi recitino una parte già programmata e si muovano nello scenario della casa come fossero marionette, un processo di riproduzione delle forme relazionali che si trovano precostituite all’interno del proprio gruppo di nazionalità al momento dell’ingresso, oltre che attribuibile anche alla bassa propensione della struttura a scardinare determinati meccanismi