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Le scritture professionali del lavoro educativo 1 - Coggle Diagram
Le scritture professionali del lavoro educativo 1
cap. 1
non preoccuparsi del progetto educativo, significa sottrarre al lavoro educativo la professionalità che lo rimanda al piano istituzionale e sociale del suo mandato
Il lavoro educativo si colloca nell’orizzonte dei servizi alla persona. La valenza sociale e
politica del lavoro educativo sta proprio nel fatto che non si tratta di qualcosa di privato, bensì di pubblico e sociale
Il servizio risponde ad un bisogno socialmente e istituzionalmente riconosciuto: la prova è che l’operatore per il suo lavoro è stipendiato,
Educatore significa anche essere in grado di raccontare l’educare. l‘operatore deve pensare il suo lavoro con sguardo sistemico
Nel panorama italiano, il primo riconoscimento ufficiale dell’educatore professionista fece emergere il profilo dell’educatore come un operatore in grado di intervenire nell’ambito dei servizi socio-educativi ed educativo -culturali, dedicati a diverse fasce di età
Gli educatori programmano, organizzano, gestiscono le loro attività professionali all’interno di servizi socio-sanitari e strutture socio-sanitarie riabilitative e socio educative, in modo coordinato con altre figure professionali presenti nelle strutture.
funzioni pedagogiche di 2 livello:
Coordinamento
: intervento ordinario di organizzazione dei processi di lavoro
Supervisione
: intervento ordinario legato alla lettura, all’analisi critica, e al sostegno dei
processi di lavoro
Consulenza
: intervento straordinario legato all’accompagnamento nella gestione di un
disagio organizzativo o di un progetto innovativo
Ricerca
: intervento di raccolta e di analisi di dati e informazioni
Formazione
: intervento finalizzato alla produzione e alla condivisione di conoscenze e
competenze
Quando un educatore non è sul campo ma fa
progettazione, non smette di operare in un
contesto segnato dall’intenzionalità educativa. il lavoro di secondo livello è così funzione di sistema e di pensiero, il professionista pedagogico, è custode della dimensione pedagogica, poiché è in grado di: assumere uno sguardo pedagogico nell’osservare, nel pensare e agire ogni aspetto del proprio ruolo.
educare è narrare
: il lavoro educativo è un lavoro con e sulle storie, che narrano e incarnano le vite dei soggetti coinvolti, e sono proprio le storie di quelle vite ad essere incontrate dagli operatori ancor prima dei soggetti stessi, quando leggono la documentazione del caso
ciò di cui si fa esperienza è qualcosa che
accade sula propria pelle , anche per questo vi è sempre la sensazione che i fondo il lavoro educativo sia indicibile
per poter essere vista, per poter essere astratta dal vivere senza essere ad esso sottratta,
l’esperienza educativa deve essere raccontata
cap. 2
e scritture professionali sono tutte quelle scritture prodotte e previste per lo svolgimento di
una professione (personali, pubbliche e a volte obbligatorie)
Le
scritture
che animano il lavoro educativo sono
multiple e poliedriche
, poiché i servizi dove operano i professionisti dell’educazione sono molteplici per natura, finalità, utenza e struttura; le scritture variano fra le tipologie di servizio possibili ma anche da servizio a servizio (adattate ad evidenze specifiche)
Vi è una possibile suddivisione nell’ambito della documentazione a scuola, proposta da
Monica Ferrari: si tratta di documentazione volontaria e involontaria (quaderni di scuola..)
l tentativo di costruire una classificazione delle scritture professionali del lavoro educativo è
passato attraverso diverse fasi, la prima si focalizza sul mandato delle scritture, osservando il loro destinatario
seguente tipologia:
Scritture interne
: scritture prodotte internamente al servizio, che prevedono la condivisione solo tra il personale che le ha prodotte (diario professionale, schede di lavoro, post-it)
Scritture della rete
: scritture che servono a sostenere il lavoro educativo e che sono
indirizzate ad altri professionisti esterni (progetto, relazione, carta del servizio..)
Scritture per la rete
: si intendono quelle scritture rivolte alle famiglie, al territorio e in generale al pubblico diffuso, che operano allo scopo di costruire una rete fra il servizio e gli altri interlocutori fondamentali per il lavoro educativo; ne fanno parte
scritture amministrative e organizzative
: scritture connesse all’amministrazione e organizzazione del servizio. In parte tali scritture corrispondono alla documentazione del sistema, che accoglie le scritture amministrative, normative o quelle con finalità organizzative. (scritture tecniche che si rifanno a un modello)
scritture della qualità
: Le scritture della qualità sono scritture procedurali e proceduralizzate, spesso legate a schede, sono standardizzate perché devono aderire al modello imposto; le scritture della qualità sono anche quelle richieste dagli enti per le procedure di accreditamento di appalti,