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i cattolici e la questione sociale, esse, 1, 2, 3, 4 - Coggle Diagram
i cattolici e la questione sociale
si accresce il contrasto tra Chiesa e regno d’Italia
In italia il rapporto fra Stato e Chiesa era particolarmente complicato
nel 1864 il papa Pio IX emanò il Sillabo
documento che condannava gli “errori”politici e ideologici della società
esso aumentò il conflitto tra Chiesa e Regno d’Italia
i cattolici non presero più parte alla vita politica,ma restarono attivi nella società italiana
nell’Ottocento nacquero società di operai di ispirazione cattolica
cercarono di dare risposta alle ingiustizie e alle disuguaglianze sociali ,frutto del capitalismo
si occuparono di assistere i lavoratori durante le situazioni difficili(licenziamento,infortuni,malattie..)
Papa Leone XIII favorisce l’impegno sociale dei cattolici
egli si dimostrò più sensibile ai problemi moderni
non era più possibile restare indifferenti alla domanda di giustizia sociale
la Chiesa doveva prendere posizione sulla questione sociale, altrimenti molti sarebbero stati contro i princìpi cristiani
sul finire dell’Ottocento si rafforzarono partiti cattolici e si moltiplicarono leghe e sindacati “bianchi”
l’impegno dei cattolici fu considerato interclassista
lavorava per una possibile armonizzazione sociale
con l’enciclica Rerum novarum la Chiesa si pronuncia sulla questione sociale
nel 1891 papa XIII pubblicò l’enciclica Rerum novarum
documento che definì la dottrina sociale della Chiesa
fu ribadita la condanna di
socialismo e movimenti politici che predicavano la lotta di classe
L’eliminazione della proprietà privata
la rivoluzione della società esistente
la Chiesa ammetteva l’esistenza di differenze sociali ed economiche ma invitava all’accettazione della propria posizione nella società
c’erano però dei limiti da non superare
Per Leone XIII si trattava di correggere gli accessi alle distorsioni del sistema capitalistico-industriale
lo strumento per farlo era la collaborazione tra le classi sociali
nasce il cattolicesimo progressista
le aperture della Rerum novarum sembrarono insufficienti a molti cattolici
nacque così un movimento interno al mondo cattolico: il modernismo
nato per rinnovare più a fondo la Chiesa
il modernismo nelle sue forme più estreme venne condannato da Pio X(successore di Leone XIII)
il sacerdote Romolo Murri sostenne che bisognava creare un partito cattolico di massa, che potesse intervenire sugli squilibri sociali
esse
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3
4