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I cattolici e la questione sociale, era rivolta, 1, 2, 3, 4 - Coggle…
I cattolici e la questione sociale
Il rapporto fra Stato e Chiesa era complicato
Nel 1864 papa Pio IX emanò il Sillabo, un documento che condannava gli errori politici e ideologici della società
Alla libertà di stampa
Alle ribellioni contro le autorità
Al liberismo e alle idee socialiste
I cattolici non facevano parte della vita politica
Ma nell'Ottocento nacquero le società di operai cattolici
Assistevano i lavoratori in situazioni di difficoltà
Nel 1878 venne eletto papa Leone XIII che era molto più sensibile di papa Pio Ix nei confronti della modernità
Non si poteva essere indifferenti alla domanda di giustizia sociale dei lavoratori
consultò la questione sociale
La Chiesa prese posizione (cioè espresse il suo punto di vista) sulla questione sociale
Alla fine dell'Ottocento si rafforzarono i partiti cattolici e le leghe bianche
L'impegno cattolico si rivolse al mondo contadino
Ebbe un carattere interclassista
cioè lavorava per rendere possibile gli accordi fra le diverse classi sociali
Nel 1891 Leone XIII pubblicò l'enciclica Rerum novarum, un documento sulla dottrina sociale della Chiesa
La Chiesa ammetteva le diverse classi sociali
Per Leone XIII si trattava di correggere gli eccessi del sistema capitalistico-industriale
Lo strumento per farlo era la collaborazione tra le classi sociali
condannava gli eccessi e le distorsioni del sistema capitalistico
Negli ultimi anni dell'Ottocento ci fu un movimento nel mondo cattolico, il modernismo
Si impegnò a rinnovare la Chiesa e le sue idee nel campo sociale e politico
In campo politico, il sacerdote Romolo Murri voleva creare un partito cattolico di massa
Nel 1905 Pio X allentò le restrizioni del
non expedit
era rivolta
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