La musica profana nel medioevo era costituita da canzoni, dedicate alla natura, satire politiche e danze accompagnate da strumenti come la viella, liuto, percussioni, organo portativo, tamburi, arpe e cornamuse, facili da trasportare per i cantori che si spostavano da una città all'altra. Le parole nella musica profana avevano un ruolo importante ed erano composte con in mente un uditorio che potesse cantare i brani per divertimento. Ad esempio, il mottetto uscì dalle chiese per entrare nelle case dei nobili e fu per questo motivo che venne osteggiato dalla Chiesa.