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la civiltà ellenica - Coggle Diagram
la civiltà ellenica
il tempo degli eroi
l'ideale più alto per l'uomo aristocratico era il conseguimento del successo nei vari ambiti della vita sociale, il cui simbolo era l'eroe
l'eroe era protagonista delle imprese più gloriose ambientate in un mitico passato, la cui tomba diveniva luogo di culto, intorno ad essa veniva fondato un santuario chiamato heròon, dove la comunità si riuniva per donare offerte funebri. Seguiva la celebrazione di agoni sportivi, dove i vivi gareggiavano come avevano fatto in passato i guerrieri
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la società omerica
Dall’ànax al basilèus:
Lo stato miceneo era eretto dal wànax (figura dominante e solitaria). Dopo Omero, però il nome per indicare la figura del re era “basilèus” che nelle tavolette in lineare B indicava però un funzionario locale, sottomesso dall’autorità centrale. Ma questo re non era un “monarca”.
Boulè il consiglio e agorà l’assemblea:
Di fronte a scelte importanti il re riuniva i capi degli altri contingenti a consiglio (boulè) anche chiamati “gli anziani” anche se non lo erano sempre. In certi casi il consiglio (boulè) si riuniva di fronte all’assemblea (agorà) di tutto l’esercito di armi che alcune volte disapprovava e altre acclamava le proposte dei capi.
Uomini liberi:
Al re spettava sempre l’ultima decisione ma teneva conto del parere dei suoi interlocutori. Nella comunità omerica non esistevano leggi scritte cui fare riferimento. I consiglieri del re erano uomini liberi, non suoi sottomessi. Avevano completa libertà di parola, ma appartenevano ad un grado di rango molto inferiore a quello del re.
Dalla monarchia all’aristocrazia:
Nell’isola di Itaca, al termine dei “secoli bui” il regime monarchico appare in crisi. Nel VIII secolo una nobiltà terriera si impadronisce quasi dappertutto del potere gestendolo in assoluta autonomia.
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la religione olimpica
non esistono tavole dei comandamenti, nè libri, nè leggi universali, nè divinità che impongono il loro volere
Il politeismo quindi lascia ai mortali molta autonomia e libertà individuale. Ciò che differenzia le divinià dagli uomini è l'immortalità e una maggiore conoscenza delle cose
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onore e virtù
i greci chiamavano la virtù areté, ovvero l'eccellenza. Il suo riconoscimento veniva chiamato timé e veniva confermato dalla gloria
la civiltà ellenica è una civiltà agonistica. a differenza delle nostre gare, in Grecia l'importante era vincere e non solo partecipare. Niké, la dea della vittoria, veniva onorata in tutta la grecia
Le gare erano possibili solo tra persone di pari grado, senza differenze di natura o gerarchia. Dal punto di vista religioso l'autorità di Zeus non era assoluta, anche lui deve inchinarsi al fato e stare sempre attento agli altri dei
si formò tra il XII e l'VIII secolo a.C., in seguito alla dissoluzione della civiltà micenea
essa si presenta come un mondo dai caratteri nuovi:
assai articolato
politicamente diviso
in perenne competizione al proprio interno
unificato dai valori dai valori di fondo ed elementi culturali comuni
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lavorazione del ferro
per costruire utensili o armi utilizzavano un solo metallo, il ferro, molto più duro, resistente, diffuso e facilmente disponibile
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fonti letterarie
considerate le poche fonti archeologiche possiamo ricorrere ad una delle testimonianze letterarie più importanti, i poemi omerici, l'iliade e l'odissea.
si crede che descrivano in realtà costumi tipici dell'età precedente a quella della loro composizione