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SENSI CHIMICI - Coggle Diagram
SENSI CHIMICI
gusto
sapori fondamentali: amaro, dolce, salato, acido e umami-> gusto dell'amminoacido glutammato
per distinguere i sapori di ogni cibo il cervello combina le info di sapore, odore e consistenza (a livello di corteccia cerebrale perchè elaborazione parallela)
nella cavità orale vi è la lingua che è l'organo deputato alla sensibilità gustativa, perchè sulla sua superficie sono presenti dei piccoli rilievi: le papille che possono essere di 4 tipi in base alla loro forma:
- circumvallate
- foliate
- fungiformi
- filiformi
ogni papilla presenta sui lati dei bottoni gustativi costituiti da cellule recettrici gustative che entrano in contatto con le sostanze chimiche disciolte nella saliva tramite delle sottili proiezioni i microvilli che si estendono fino al poro gustativo in cima al bottone.
le cellule recettrici del gusto formano legami sinaptici con le terminazioni degli assoni sensitivi delle papille e presentano delle cellule staminali che continuamente sostituiscono i recettori usati
stimolo chimico attiva cellula recettoriale-> cambiamento di potenziale, solitamente depolarizzazione che si chiama potenziale di recettore che se abbastanza forte o integrato genera un PA. Depolarizzazione apre i canali voltaggio dipendenti e il calcio entra innescando la liberazione dei trasmettitori , il tipo di trasmettitore dipende dal tipo di cellula recettoriale.
amaro e salato-> rilascio di serotonina
dolce, amaro e umami-> rilascio di ATP
il trasmettitore eccita il neurone sensoriale postsinaptico e lo induce a scaricare PA che comunicano il segnale gustativo al bulbo
ogni papilla ha diversi recettori e ognuno è specializzato per un gusto, sebbene tutte le aree rilevino tutti i sapori, vi sono diversi gradi di sensibilità . la specificità è solo parziale perchè all'aumentare della concentrazione della sostanza al maggior parte dei recettori risponde alla stimolazione
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olfatto
elabora stimoli chimici volatili trasportati dall'aria, le sostanze odorose, che si sciolgono nel muco prima di raggiungere i recettori
recettori olfattivi nelle cavità nasali-> all'altezza dell'epitelio olfattivo: sottile strato di cellule composto da:
- cellule di supporto
- cellule basali/ staminali
- cellule recettrici dell'olfatto-> a differenza dei recettori del gusto sono veri e propri neuroni i cui assoni penetrano direttamente nel SNC
neuroni recettori dell'olfatto-> diversi dai neuroni cerebrali perchè diversi sottotipi di recettori e ciclo vitale. Sottile dendrite che termina sulla superficie dell'epitelio olfattivo con un rigonfiamento dal quale si protendono delle cilia. Le sostanze odorose nel muco vengono in contatto con le ciglia e innescano il meccanismo di trasduzione
dal lato opposto della cellula si diparte un piccolo numero di assoni amielinici (nervo olfattivo) che attraversano la lamina cribrosa per raggiungere il bulbo olfattivo.
trasduzione olfattiva
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molecola odorosa si lega ad una specifica proteina recettoriale
il complesso attiva la proteina G che si combina con una molecola di GTP spostando una molecola di GDP
l'attivazione dell'adenilato ciclasi produce AMP ciclico (secondo messaggero)
L'AMPc si lega ai canali del sodio e li apre-> potenziale di recettore
oltre al sodio entra anche il calcio-> scatena una corrente di cloro che amplifica il potenziale del recettore
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discriminazione delle sostanze odore-> combinazione di più risposte di più cellule contemporaneamente, codice di popolazione
vie olfattive centrali
assone olfattivo-> bulbo olfattivo a livello dei glomeruli sinapsi con neuroni olfattivi secondari-> i glomeruli ricevono info da una specifica classe di recettori e sono organizzati come una mappa-> organizzazione olfattotopica che si mantiene verso le analisi superiori e permette la discriminazione tra varie sostanze
dai bulbi escono assoni efferenti che formano il tratto olfattivo e questo proietta:
- Corteccia piriforme o corteccia olfattiva primaria-> 3 strati in lobo temporale
- amigdala
- corteccia limbica o area olfattiva secondaria
- alcune connessioni procedono verso la neocorteccia-> corteccia orbito frontale associativa passando prima dal talamo
- altre vengono coinvolte nell'ipotalamo e ippocampo
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funzione adattiva, utilizzo di recettori metabotropici chemocettori