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L'età giolittiana 2, 1, 2, 3, 4, 5, cioè - Coggle Diagram
L'età giolittiana 2
Inazionalisti chiedono che l'Italia riprenda la politica coloniale
Giolitti per dare continuità al proprio governo e per garantire stabilità al Paese varò tante riforme interne
perciò
abbandonò ogni progetto coloniale
La crescita delle forze nazionaliste PERÒ convinse Giolitti a riprendere la via coloniale
Così
Nel 1910 si riunirono nell'Associazione nazionalisti italiani, ottenendo il favore degli industriali
I nazionalisti facevano pressione sui sentimenti patriottici della piccola borghesia e approfittarono della paura che continuava a suscitare il socialismo e il movimento operaio
E ottennero numerosi consensi fino a convincere Giolitti ad ascoltare le loro ragioni
riprendere la politica espansionistica da cui trarre vantaggi economici
L'Italia conquista la Libia e il Dodecaneso
Giolitti avvió il progetto di conquistare la Libia
La Francia e la Gran Bretagna non si opposero
Così
Nel 1911 iniziò la spedizione
Si rivelò tutt'altro che facile
Inoltre
L'Italia estese le proprie operazioni militari anche al mar Egeo dove fu occupato il Dodecanneso
L'Italia minacciò anche lo stretto dei Danardelli
Così
La Turchia fu costretta a firmare la pace di Losanna nel 1912 con la quale gli italiani ottennero la Libia
Le imprese coloniali indeboliscono i socialisti
La conquista della Libia provocò conseguenze all'interno delle forze politiche
A Sinistra
Ne uscirono indeboliti
Infatti
Il Partito socialista andò incontro a una profonda frattura
Così
Alcuni deputati socialisti erano favorevoli all'impresa libica e furono espulsi dal partito
Ma
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A Destra
I nazionalisti ne uscirono rafforzati e diedero nuovo slancio alle loro aspirazioni
Alle elezioni del 1913 Giolitti vince al fianco dei cattolici
nel 1912 fu introdotto il suffragio universale maschile : la più importante riforma
Così
Nel 1913 elezioni
Giolitti decise di accordarsi con i cattolici
Per questo
Firmò un accordo con Gentiloni
Che
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contadini e operai potevano votare
Finisce l'età giolittiana e scoppia la "settimana rossa"
Giolitti aveva sostenuto un liberismo riformista
In seguito alle elezioni la presenza di forze conservatrici portò Giolitti a dimettersi
così
Nel marzo del 1914 la presidenza del Consiglio passò ad Antonio Salandra
Che
represse militarmente gli scioperi tornando ai metodi precedenti
Nel 1914
si mobilitato tutte le forze della sinistra nella "settimana rossa"
A giugno venne ucciso FRANCESCO FERDINANDO il successore al trono austro-ungarico
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