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Rosso Malpelo; rr. 155-162: "Era avvezzo a tutto lui, agli…
Rosso Malpelo; rr. 155-162: "Era avvezzo a tutto lui, agli scapaccioni, alle pedate, ai colpi di manico di badile (...) a dormire sui sassi, colle braccia e la schiena rotta da quattordici ore di lavoro; anche a digiunare era avvezzo, allorché il padrone lo puniva levandogli il pane o la minestra. (...) Ei si pigliava sempre i castighi anche quando il colpevole non era stato lui"
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