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DOPOGUERRA ITALIANO - Coggle Diagram
DOPOGUERRA ITALIANO
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La crisi
L'economia crolla, i salari si abbassano e il prezzo del pane fatto con grano importato cresce
Il proletariato cerca una società più giusta, ispirata ai soviet
I nazionalisti non sono soddisfatti della guerra, che definiscono mutilata, a causa del fatto che la Dalmazia e la città di fiume, in Istria erano state assegnate alla Iugoslavia, infrangendo gli accordi
Dei reduci, guidati da Gabriele D'Annunzio occupano la città di Fiume, in Iugoslavia, dimostrando l'evidente debolezza del governo
I salari verranno aumentati grazie alla chiamata al Governo di Giolitti, che riuscì tramite il trattato di Rapallo a rendere Fiume autonoma e a ottenere la città di Zara
Il governo
Elezione del dopoguerra
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Il PPI viene fondato da don Luigi Sturzo, per la prima volta con la collaborazione della chiesa
Era moderato, voleva favorire riforme agrarie e scolastiche, ma era contrario al PSI, perciò ottiene voti sia dei contadini che della borghesia
Nel Marzo 1919 a Milano nasce il movimento politico (non partito) dei Fasci di combattimento, fondato da Benito Mussolini, il quale voleva rendere l'Italia un paese forte, rimuovendo il socialismo, con qualunque mezzo anche se violento e antidemocratico
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Il governo era debole
Mussoli si presenta come uomo forte e nel 1921 il PFI entra in parlamento con 35 deputati tra cui Mussolini
Tra il 27 e il 28 ottobre 1922 le squadracce organizzano al Marcia su Roma, il Re Vittorio Emanuele III si rifiuta di firmare lo stato d'assedio proposto dal capo del governo Luigi Facta, nominando al contrario Mussolini capo del del governo il 30 ottobre
Nasce lo stato fascista
Governo
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Gran consiglio del fascismo, dove venivano prese le decisioni che il parlamento doveva approvare
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