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Rischi in adolescenza: comportamenti e disturbi della sfera affettiva e…
Rischi in adolescenza: comportamenti e disturbi della sfera affettiva e relazionale
Rischi al plurale
comportamenti a rischio: tutte le condotte che possono mettere in pericolo la salute e il benessere psico-fisico degli individui. Vi è un elenco numeroso. Compaiono in adolescenza o in età giovanile e possono stabilizzarsi in stili di vita non salutari. Gli effetti negativi si manifestano anche nella sfera psicologica e sociale.
rischio esternalizzato: tutti i comportamenti a rischio maggiormente visibili dall'esterno (consumo di sostanze).
rischio internalizzato: comportamenti riferiti alla sfera affettiva (sentimenti depressivi).
Erronea convinzione che siano indipendenti: vi è una relazione.
Rischi in adolescenza
ricerca della propria identità: conoscere i propri limiti, cimentarsi in attività nuove ed eccitanti, mettersi alla prova con la trasgressione, confronto con i coetanei.
Non esistono traiettorie uguali per tutti, la ristrutturazione dell'identità, la riflessione di sé possono favorire l'insorgenza di sentimenti di disagio e di malessere.
percorsi di sviluppo adolescenziale normativi: non presentano problemi particolari e riescono a fare fronte ai compiti di sviluppo della loro età.
Lo studio dei campioni normativi --> manifestazioni esterne --> emergere l'esistenza di forme di rischio internalizzato.
la precocità della comparsa del primo menarca;
Le cause, le motivazioni e i significati che il rischio assume in adolescenza sono spesso diversi da quelli che gli stessi comportamenti possono rivestire in altre età.
Comportamenti a rischio
i fattori di rischio possono aumentare la probabilità di implicazione in comportamenti pericolosi e in esiti disadattivi. Ampia eterogeneità nelle relazioni tra l'esposizione a fattori di rischio e il reale coinvolgimento in comportamenti pericolosi.
Fattori di protezione: caratteristiche, individuali e contestuali, che diminuiscono la probabilità di coinvolgimento nei comportamenti a rischio o ne riducono il coinvolgimento già in atto limitandone gli esiti negativi. Interagiscono in maniera dinamica con i fattori di rischio e concorrono a delinearne i differenti percorsi di sviluppo.
Oltre a considerare le influenze ambientali, bisogna considerare l'attivo contributo che gli adolescenti danno nel modellare il proprio sviluppo e la propria crescita. La psicologia dello sviluppo contemporanea ha evidenziato il ruolo attivo dell'individuo a partire dall'adolescenza.
Jessor: quattro sistemi principali di variabili
sistema dell'ambiente sociale: variabili di tipo oggettivo e sociodemografico
sistema della persona: attenzione ai processi di valutazione, elaborazione e costruzione di significato del mondo e della propria esperienza
sistema dell'ambiente percepito: variabili che possono essere ricondotte ai principali ambiti della vita dell'adolescente
sistema dei comportamenti: struttura sintetica in cui si influenzano gli uni con gli altri
Le condotte a rischio sono azioni dotate di senso e di scopo per chi le mette in atto. Gli adolescenti vogliono raggiungere obiettivi significativi in un certo momento del loro sviluppo. Tali obiettivi possono essere raggiunti attraverso comportamenti salutari.
Studio delle funzioni: comprendere come comportamenti diversi possano servire per raggiungere obiettivi di crescita simili e avere un'equivalenza funzionale.
Costellazione di condotte a rischio: le condotte appaiono in forma congiunta. Le relazioni tra comportamenti sono da ricercarsi nelle funzioni simili che questi rivestono.
Lo studio delle funzioni: progettazione e realizzazione di interventi di prevenzione. Si incide sulle ragioni per cui gli adolescenti ricorrono a comportamenti rischiosi per sostituirli con condotte salutari ma sempre significative.
Rischi della sfera affettiva e relazionale
In adolescenza: aumento dell'implicazione di ragazzi e ragazze nei comportamenti a rischio e aumento di sentimenti di disagio e di malessere.
I problemi in questa sfera sono ricondotti a una molteplicità di cause, alcune interne alla persona (disposizioni e caratteristiche di personalità) e altre legate alle relazioni sociali, alle opportunità e ai vincoli presenti nei diversi contesti socioculturali.
disturbi d'ansia e disturbi depressivi
I sintomi depressivi includono tristezza, problemi di sonno e appetito, sensi di colpa, difficoltà di concentrazione e fatica.
sintomi d'ansia: eccesso di preoccupazione, eccessivo bisogno di rassicurazione, reazioni somatiche, irritabilità.
Ansia: presenza di situazione difficile o pericolo. Depressione: meccanismo di difesa di ritiro dalla realtà, l'individuo non si ritiene in grado di affrontarla. Possono diventare permanenti, non controllabili e generalizzati. Diventano pericolosi se perdurano nel tempo o se diventano pervasivi, possono paralizzare le capacità di azione e di decisione oppure portare a disagi nella salute.
Possibile coesistenza di rischi comportamentali e di rischi emotivo-affettivi. Presenza di fattori di rischio simili per le due manifestazioni di disagio o di espressione di sé.