Questo atto, riconosciuto dal Parlamento, stabiliva che il re era l'unico e supremo capo della Chiesa d'Inghilterra. Nacque così la Chiesa anglicana, cioè inglese: una Chiesa nazionale che però restò fedele a quasi tutte le tesi religiose cattoliche. In pratica Enrico VIII si limitò a sostituire l'autorità del papa con la sua. Dal 1534 in poi la scelta dei vescovi fu riservata al re. Cessò il pagamento delle tasse a Roma, furono soppressi i conventi e l'inglese sostituì il latino nelle preghiere e nei riti. I cattolici che non accettarono le decisioni del re vennero mandati a morte. Tra questi il cancelliere di Enrico VIII Tommaso Moro, che la Chiesa cattolica ha poi proclamato santo Morto Enrico VIII, la Chiesa anglicana abbandonò il cattolicesimo anche nella dottrina e si avvicinò al calvinismo.