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IL SEICENTO 3 - Coggle Diagram
IL SEICENTO
3
LA QUESTIONE DELLA LINGUA
PAG 19
PIETRO BEMBO
(FINE CINQUECENTO):
PRIMATO DEGLI SCRITTORI FIORENTINI DEL TRECENTO
. LA LINGUA DI QUESTI SCRITTORI E' DA PREFERIRE RISPETTO AL FIORENTINO PARLATO DAI CONTEMPORANEI.
GIAN GIORGIO TRISSINO E BALDESSAR CASTIGLIONE: LINGUA CORTIGIANA. FIORENTINO CON INFLUSSI DI ALTRE PARLATE REGIONALI, SECONDO L'USO DELLE CORTI, FREQUENTATE DA SCRITTORI E LETTERATI.
RICERCA DI UNA LINGUA PURA
L'ACCADEMIA DELLA CRUSCA
:
I
PURISTI
: LA LINGUA PURA DEVE BASARSI SUL FIORENTINO DEL TRECENTO.
QUESTA POSIZIONE E' DIFFUSA DA
LEONARDO SALVIATI
, UNO DEI FONDATORI DELL'ACCADEMIA DELLA CRUSCA. SALVIATI RIPRENDE E ACCENTUA LE IDEE LINGUISTICHE DI PIETRO BEMBO.
LO SCOPO ERA DIFENDERE LA TRADIZIONE LETTERARIA DELLA LINGUA ITALIANA
SALVIATI OCCORE ISPIRIRASI AL FIORENTINO DEL TRECENTO PERCHE' SI RITIENE CHE
NEL TRECENTO TUTTI I FIORENTINI, I COLTI E I POPOLANI PARLASSERO UNA LINGUA PURA
.
NEL
1585
, A FIRENZE NASCE L'ACCADEMIA DELLA CRUSCA.
SECONDO SALVIATI E' LEGITTIMO USARE IL FIORENTINO DEL CINQUECENTO IN LETTERATURA, MA BISOGNA LIMITARSI A QUELLE ESPRESSIONI CHE CONTENGONO TRACCE DEL FIORENTINO DEL TRECENTO.
NEL
1612
, L'ACCADEMIA PUBBLICA IL VOCABOLARIO DEGLI ACCADEMICI DELLA CRUSCA. SUCCESSIVE EDIZIONI FINO AL XX SECOLO.
IL VOCABOLARIO REGISTRA TERMINI DEL TRECENTO SIA DI AUTORI IMPORTANTI SIA DI AUTORI MINORI. PRESENZA DI AUTORI DEL CINQUECENTO, COME ARIOSTO.
PERCHE' ARIOSTO ?
NELLA REVISIONE DELL'ORLANDO FURIOSO SI ERA FATTO GUIDARE DALLE IDEE DI PIETRO BEMBO.
L'ACCADEMIA DELLA CRUSCA 2:
C'E UNA POLEMICA TRA CRUSCANTI E ANTICRUSCANTI.
GLI
ANTICRUSCANTI
SONO SOSTENITORI DI UNA LINGUA ITALIANA PIU' APERTA AL FIORENTINO VIVO, PARLATO.
I
CRUSCANTI
SONO ACCADEMICI PURISTI, SOSTENITORI DELL'ACCADEMIA DELLA CRUSCA.
SALVIATI (CRUSCANTE) CONTRO ALESSANDRO TASSONI (ANTICRUSCANTE)
TASSONI
: AUTORE DELLA
SECCHIA RAPITA
QUESTIONE DELLE
LINGUE STRANIERE
: I PURISTI MAL SUPPORTANO LE PAROLE STRANIERE, CHE IN ITALIA, A CAUSA DELLA DOMINAZIONE SPAGNOLA, ERANO MOLTO DIFFUSE.
LA QUESTIONE DELLA LINGUA 2
I CETI COLTI USANO IL
TOSCANO
, MA SI TRATTA DI UN
USO IN PREVALENZA SCRITTO
.
TUTTI, ANCHE I LETTERATI, IN PRIVATO PARLANO I
DIALETTI REGIONALI
.
LA QUESTIONE DELLA LINGUA, INFATTI, RIGUARDA PREVALENTEMENTE LA LINGUA LETTERARIA.
LA CHIESA DELLA CONTRORIFORMA, IN PARTE, OSTACOLA LA FORMAZIONE IN UN ITALIANO UNITARIO.
IN ITALIA NON C'ERA UNA LINGUA NAZIONALE.
LA CHIESA FAVORISCE L'USO DEL
LATINO
NELLA LITURGIA E NELL'INSEGNAMENTO.
IN GERMANIA IL TEDESCO SI DIFFONDE TRA IL POPOLO GRAZIE ALLA TRADUZIONE DAL LATINO AL TEDESCO DELLA BIBBIA.
CIO' E' CONSENTINO DALLA DOTTRINA DEL LIBERO ESAME.
LA CHIESA CATTOLICA, CON IL CONCILIO DI TRENTO, PROIBISCE LA LETTURA INDIVIDUALE DELLE SCRITTURE SACRE E VIETA LE TRADUZIONI IN VOLGARE.
ALCUNI LETTERATI SCELGONO L'USO DEL DIALETTO ANCHE IN LETTERATURA . LA LINGUA TOSCANA VIENE PERCEPITA COME QUALCOSA DI ARTIFICIOSO E INNATURALE.