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L'identità degli individui - Coggle Diagram
L'identità degli individui
Oggi nelle democrazie occidentali lo Stato e la società devono rispettare e tutelare l'individuo, ponendo il rispetto della persona in tutti i suoi aspetti, dall'integrità fisica all'identità culturale
prima dell'età moderna e contemporanea la maggior parte di queste esigenze erano sconosciute, le società medievali non prevedevano dei diritti
in queste società era lontana l'dea che tutti gli essere umani fossero eguali e avessero eguale diritto a una vita dignitosa
è assente sino l'età moderna l'idea che l'autorità debba frenare le proprie esigenze di fronte ai diritti e alla dignità di ciascun individuo, inoltre non vennero stabilite concrete sanzioni nei confronti dei comportamenti lesivi della dignità umana
si può indicare come individuo ogni essere umano considerato nella sua singolarità, gli elementi che costituiscono la sua entità sono molteplici:
tra questi figurano l'identità fisica, il nome, la posizione sociale, l'identità psicologica, l'identità culturale, la cittadinanza, la nazionalità
sino all'età moderna dal 17-18 secolo fa la sua comparsa l'idea della persona come soggetto centrale del sistema economico, giuridico e sociale, idea oggi fondamentale per il sistema dei diritti delle democrazie
in questo periodo la corrente filosofica del giusnaturalismo riconosce all'individuo una serie di diritti fondamentali considerati come diritti fondamentali innati
nello stesso periodo si diffonde la dottrina economica del liberismo, secondo la quale lo Stato non deve interferire con l'attività economica dell'individuo
nei regimi autoritari è ben radicata l'idea della centralità dell'autorità politica a discapito dell'individuo: la libertà di ciascun cittadino viene sacrificata in nome delle più alte esigenze dello Stato
in realtà, il sacrificio dei diritti dei singoli è uno strumento attraverso il quale il potere tenta di conservare se stesso
in Italia il fascismo tentò di disfarsi dai suoi oppositori privandoli dei diritti più elementari: privò della cittadinanza i dissidenti che si rifugiavano all'estero e gli appartenenti alla comunità ebraica
la Costituzione dei paesi democratici protegge tutti gli elementi dell'identità personale dei cittadini. Da una parte lo Stato deve identificare una persona dall'altra, occorre spingere verso una educazione alla cittadinanza
l'identità personale viene protetta sotto molti punti di vista. La Costituzione Italiana del 1948 con l'articolo 22 difende il diritto a non essere privato, per motivi politici:
del nome, nessuno può usare il nome e cognome di un'altra persona per identificarsi
della capacità giuridica, indica la possibilità di ogni persona di possedere diritti e doveri
vi è poi la protezione di altri aspetti legati all'identità: ad esempio l'articolo 10 del Codice Civile tutela l'immagine della persona quando da un comportamento altrui può derivare "pregiudizio al suo decoro o alla sua reputazione", ad esempio (è vitata la diffusione non autorizzata di immagini private)
viene difeso anche il domicilio, la possibilità di manifestare liberamente, di non essere discriminati sulla base di sesso, cultura e orientamento sessuale
della cittadinanza, che indica il legame ufficiale con lo stato e implica l'assolvimento di doveri e il godimento di diritti politici.
alcuni Stati applicano lo
ius solis
(diritto di suolo) secondo cui diventa cittadino chi è nato sul suolo nazionale. Altri lo
ius sanguinis
(diritto di sangue), si diventa cittadini per nascita da genitore cittadino.