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GUERRA E DOPOGUERRA (1915-1922) Unknown-2 - Coggle Diagram
GUERRA E DOPOGUERRA (1915-1922)
INTRODUZIONE
GIORNALI DI TRINCEA (GUERRA 1915-1918) - Mario Isnenghi ha messo in luce questioni importanti per lo sviluppo della nostra storia nazionale
(Funzione degli intellettuali come organizzatori del consenso) + Per parlare alle classi subalterne e convincerle che il conflitto era necessario
- giocare su sentimenti elementari, idealizzati, emotivamente coinvolgenti
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LETTURA A SCUOLA
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L'editoria passa da un'organizzazione di tipo artigianale alla dimensione industriale + moderna industrializzazione
GRANDE DIVARIO TRA NORD E SUD (Italia avviata a traguardi di civiltà industriale vs Italia ferma - strutture medievali)
A SCUOLA = sussiste un fenomeno di apprezzamento dei dialetti non più considerato «malerba» da estirpare, ma prezioso strumento di crescita culturale
NEGLI ANNI DEL DOPOGUERRA RESTA IN ITALIA UNA POSIZIONE DI STALLIO
- Diffusa nella classe dirigente la consapevolezza necessaria di interventi di riforma + i programmi della scuola elementare del 1905 siano adeguati ai tempi
SI RINVIA IL PROVVEDIMENTO IN FATTO D'ISTRUZIONE + IN QUANTO L'ATTENZIONE POLITICA è RIVOLTA AD URGENTI PROBLEMI (in vista del conflitto mondiale)
FILOSOFIA IDEALISTA TRAVOLGE ALL'INIZIO DEL SECOLO IL RESIDUO POSITIVISTICO
- MA LA SCUOLA TARDA AD ADEGUARSI
LIBRI SCOLASTICI
1922 LIBRO DI LETTURA (QUINTA ELEMENTARE) ''ACENDERE'' - Angelo e Enrica Josia
- testo di Maria Bertolini in cui si affermano idee avanzate/progressiste
= eccezione nella lett. scolastica per l'infanzia per tradizione situata nei limiti dell'autoritario pedagogismo
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SECONDO DECENNIO DEL 900' molti autori hanno un atteggiamento di grande libertà nei confronti dell'infanzia
- un decennio prima alcuni autori concepivano bambini e bambine degli adulti in miniatura ai quali dare storie esemplari
Stagione aperta all'infanzia = fenomeno che ha vita breve
- Si nasconde il progetto educativo e politico di una subordinazione di bambini e bambine all'idea di Stato autoritario e del loro inquadramento negli schemi dell'addestramento premilitare
(Lupa e Ballila + Piccole italiane)
AUTORI E OPERE
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SERGIO TAFANO (Sto)
Si giustifica la sua appartenenza alla lett. dell'infanzia:
- Gioca su piani diversi non esclusivamente legati al mondo dell'infanzia
(dalla pratica teatrale, cinematografica e televisiva - autore, attore e regista - all'attività di illustratore)
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VITA:
Figlio di un magistrato napoletano - segue a Roma corsi di recitazione
Esordisce come illustratore** per l'infanzia sulla copertina del *<<Giornalino della Domenica>> di Vamba (1908) e nel' 17 inventa per il <<Corriere dei Piccoli>>*
''ROMANZO DELLE MIE DELUSIONI''
- Uscito a puntate sul Corriere dei Piccoli (1917) + ripresi in volume da Mondadori nel 25'
il protagonista Benvenuto non può vantare un curriculum scolastico ammirevole
- l'autore sembra prendere subito distanze da quei modelli esemplari di studenti di cui la letteratura per l'infanzia non poteva farne a meno.
Presenta tutti gli aspetti del romanzo di formazione
- anticipa situazioni di grande sviluppo a livello teatrale
- Punto di partenza = RENATO SIMONI (''natura immaginosamente divagante'': porta a rappresentare una dimensione dove il fiabesco diventa umano e l'assurdo prende un’aria borghese e familiare.
LETTERATURA GIOCO
- Parodia, contraffazione + il testo in prosa o in versi (fa il verso ad un altro testo)
- Si trova riscontro questa modalità tradizionale connessa agli scritti critico-satirico o sarcastici
- Tofano punta al divertimento (dimensione parodica = di natura sobria senza derisioni)
LAURA ORVIETO
Vita:
- Rimane a stretto contatto con gli ambienti fiorentini dei primi decenni del 900'
- Moglie del poeta Angiolo Orvieto (= protagonisti del clima di grande fervore intellettuale a Firenze + attività organizzative della famiglia)
IL MARZOCCO (RIVISTA FONDATA NEL 1896 DAI FRATELLI ORVIETO - RIMANE FINO AGLI ANNI 30')
- Nucleo della nuova cultura ANTI-POSITIVISTA/ANTI-SCIENTISTA/ANTI-ACCADEMICA
Il programma del periodico è di ampio respiro gli interessi letterari si affiancavano quelli artistici e musicali
- con una intenzione non solo informativa ma anche fortemente critica = con una volontà di incidere sul costume culturale
Collaborano:
D'Annunzio, Pascoli, Angelo Conti, Ugo Ojetti, De Amicis,
Laura Orvieto con lo pseudonimo di Mrs El cura la rubrica ''Marginalia''
ma ha interessi rivolti soprattutto alla narrativa per l'infanzia
Esordisce nella scrittura per ragazzi nel 1909 con un libro di storie dedicate ai figli (Leo e Lia. Storia di due bimbi italiani con una governante inglese)
Poi scrisse un libro che ebbe grande successo ''Storie della storia del mondo''= una mamma racconta ai suoi due bambini i miti greci che fanno da contorno alla guerra di Troia + intelligenze rielaborazione
Nel 1914 Orvieto pubblica una raccolta di favole (Principesse, bambini e bestie)
- 1920 pubblica la biografia della ''fiorentina fanciulla inglese - Florence Nightingale'' ( Solo la tua serva e tu sei il mio signore)
''Beppe racconta la guerra'' (1925' in occasione del decennale dell'entrata in guerra) - cronaca romanzata del conflitto dal 1915 al 1918
Grande successo poiché è costruito secondo un copione narrativo di particolare efficacia
- Una struttura a cornice in cui si dà un personaggio-affabulatore (persona che narra in maniera affascinante fatti di dubbio fondamento)
= consente qui di presentare tre diversi intrecci: uno centrale di natura rievocativa e due complementari
Nel 38' le leggi razziali obbligano Orvieto ad un forzato silenzio
- i suoi libri tolti dalla circolazione
- Dopo la caduta del fascismo diventa direttrice dal 1945 al 1947 del giornalino ''La settimana dei Ragazzi''
GIORNALI PER L'INFANZIA:
LO SCOLARO
Settimanale genovese (nasce in prossimità della guerra + nei primi tre anni chiarisce dal titolo il suo programma editoriale - Facciamo gl'italiani)
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Linguaggio caro al regime fascista + garantisce continuità di impegno educativo all'insegna degli Ideali (Dio, Patria, Umanità)
- Corollari del controllo sociale delle devianze e dei sogni
Per molti scrittori-educatori = <<fare gli Italiani>>
continua a significare
<<preservare gli infanti dalle cattive letture e da ogni curiosità>>
La produzione per bambini si sviluppa su censure, minacce e divieti
Diretto per molti anni da Giovanni Battista Balestra (insegnante)
- la rivista ha vita molto lunga per via della tendenza a dare divieti per la produzione per bambini (=condiziona l'approccio della scuola al problema della lettura)
CUORE (GIORNALINO DEI FANCIULLI DEL POPOLO)
Settimanale (fondato nel 1921 + diretto da Giuseppe Ivernizzi)
- Difficoltà di diffusione ed interruzioni (dura due anni) = termina nel 1923
Si presenta da subito come alternativo alla stampa giovanile più diffusa + come giornalino dei fanciulli del popolo
NON ARRIVA MAI AL SUCCESSO SPERATO PER VIA DI UN INFANZIA CHE PREFERISCE LETTURE DI EVASIONE SORRIDENTI E DISIMPEGNATE
Fin dal primo numero si richiama a De Amicis e al suo socialismo umanitario e propone come modello da imitare il Garrone del Cuore deamicisiano.
Si articola come molti giornalini per ragazzi
MA ci sono due limiti:
1) L'adozione di un linguaggio spesso adultistico e predicatorio
2) una impaginazione scarsamente sorvegliata, con testi che si ammassano in modo poco ordinato e funzionale.
CONTENUTO:
- Appelli alla solidarietà
- Prose e versi edificanti
- Ammonimenti a un vivere e a un pensare sostanzialmente adultistici
Gli scritti sono moduli linguistici didascalici + quasi mai rinunciano al tono enfatico e moralistico
IL TENTATIVO DI CREARE UN MODELLO DI STAMPA GIOVANILE FONDATA SU PRINCIPI DI SOLIDARIETA NON TROVA SPAZIO IN UN ITALIA CHE HA INTRAPRESO LA STRADA DELLA NEGAZIONE DEI VALORI DI DEMOCRAZIA
LE SQUADRE FASCISTE ASSALGONO LA SEDE DEL QUOTIDIANO SOCIALISTA ''AVANTI!'' E TRAVOLGONO ANCHE IL GIORNALINO