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13)L’italia introduce le leggi razziali, 1, 1 - Coggle Diagram
13)L’italia introduce le leggi razziali
Nell’autunno del 1938, lo Stato fascista varò le leggi discriminatorie
nei confronti degli ebrei
con le quali Mussolini seguiva l’esempio
della Germania nazista di Hitler
Con le leggi razziali agli ebrei
fu vietato di lavorare nella pubblica amministrazione
di frequentare la scuola secondaria pubblica e l’università
di prestare servizio militare e di sposarsi
con persone cattoliche
Tuttavia, il popolo italiano reagì
con sdegno all’introduzione delle leggi razziali
che spinsero molti giovani e intellettuali ad allontanarsi
dal regime fascista
Anche la Chiesa prese le distanze dalle leggi razziali
perché giudicava intollerabile
la persecuzione nei confronti di altri esseri umani
14)La propaganda è al servizio dello stato fascista
Mussolini sfruttò tutti i mezzi di comunicazione
per trasmettere le idee del regime alla popolazione
e per costruire una nuova società fondata sui valori del fascismo
fu creato il ministero per la Cultura popolare
che doveva sorvegliare la stampa e le trasmissioni radiofoniche
mentre Mussolini, che in passato era stato giornalista
controllava personalmente ogni giorno le pagine dei quotidiani
e spesso interveniva per apportare modifiche
Soprattutto la radio svolse un ruolo di primaria importanza
nella propaganda fascista, attraverso le canzoni
che esaltavano il regime
i notiziari che filtravano soltanto informazioni
favorevoli al governo
mediante servizi sportivi che celebravano la prestanza e il vigore fisico degli atleti italiani
anche il cinema si uniformò al regime
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