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REGOLAMENTAZIONE RISK MANAGEMENT - Coggle Diagram
REGOLAMENTAZIONE RISK MANAGEMENT
BASILEA 1 - 1988
rischio di credito
obiettivo: ricapitalizzazione
stabilità mercati finanziari
condizioni concorrenziali uniformi
solvibilità banche
vincolo: coefficiente patrimoniale
patrimonio di vigilanza
patrimonio di base (Tier1)
upper
capitale + riserve
lower
strumenti innovativi di capitale (<= 15% T1)
patrimonio supplementare (Tier2)
upper
riserve occulte
'+ riserva di rivalutazione
'+ accantonamenti a fondi generali (<= 1.25% dell'attivo ponderato per il rischio)
'+ strumenti ibridi di patrimonializzazione
lower
prestiti subordinati ordinari (<= 50% del Tier1)
Tier2 < Tier1
Deduzioni:
'- avviamento (dal Tier1)
'- investimenti in banche simili non consolidati
Tier3 - 1996 - solo su rischi di mrk (<= 250% del Tier1)
attività
grado di rischio
4 categorie di rischio
limiti
solo rischio di credito
no differenziazione rischio
no considerata scadenza
no diversificazione
no risk mitigation
BASILEA 2 - 2004
nuove regole di calcolo dei requisiti patrimoniali (per il
rischio di credito
)
Approccio Standard
1.6% < coeff. patrimoniale < 12%
esposizione creditizia ponderata per il rischio:
rating (grado di rischio come 1988)
categorie di controparti
requisito ridotto con garanzie e derivati
valutazione dei clienti fatta da agenzia di rating esterna
Approccio basato sui Rating Interni
fattori di rischio (6)
approccio foudation
approccio advanced
requisiti minimi (2)
dal rating al patrimonio min obbligatorio
supervisione sulle banche
sistema di processi e tecniche
autorità valutano sistema
autorità richiede patrimonio > coeff minimi
ripristino del capitale
rafforzamento della disciplina esercitata dal mrk dei capitali
obblighi di informativa e trasparenza
creditori non tutelati da garanzie pubbliche
no garanzia implicita
Obiettivi:
garantire solvibilità del sistema bancario
promuovere condizioni competitive uniformi
promuovere requisiti patrimoniali più sensibili al rischio dei portafogli bancari
Rischi considerati:
rischio di mrk (1996)
rischio di credito (approccio standard e rating interni)
rischio operativo (nuovo)
applicazione a gruppi bancari internazionali, con possibilità di estensione
Rischio Operativo
approccio dell'indicatore di base
approccio standardizzato
requisiti (5)
approcci avanzati
requisiti
qualitativi (4)
quantitativi (7)
eventi :
frode interna
frode esterna
clientela, prodotti e prassi di business
impiego e sicurezza sul lavoro
danni a beni materiali
sistemi informatici
esecuzione, consegna e gestione processi
condizioni generali (3)
coperture assicurative
limiti
perchè?
se c'è già copertura perchè migliorare il processo?
MID impreciso
non invoglia a migliorare
includere eventi esterni
non invoglia diversificazione linee business
pregi e limiti
:check: sensibilità al rischio
sì diversificazione
estende il ruolo delle autorità
:red_cross: standard poco differenziato
interno irrealistico
complessità
prociclicità
BASILEA 3 - 2010
prima del 2007:
scenario favorevole ma con fragilità
dopo 2007:
Limiti Basilea 2
rischio di credito
qualità e livello del capitale
Correzioni Basile 3
Nuova def patrimonio di vigilanza:
aumento upper T1 =4,5%
contingent convertible
aumento deduzioni prudenziali
esclusione di strumenti innovativi e ibridi
prociclicità
Correzioni Basile 3
Requisiti addizionali per aumentare
le riserve quando si sta bene:
Capital conservation buffer = 2,5%
Counter-ciclical buffer = 2,5%
UE: da IAS 39 a IFRS 9
leva finanziaria
Correzioni Basile 3
Tetto alla leva finanziaria
Plain leverage >3%
banche sistemiche
Correzioni Basile 3
Metodologia per calcolare la rilevanza sistemica
rischi di mrk sul trading book
Correzioni Basile 3
Modifiche all'approccio standard
Modifiche all'approccio dei modelli interni:
Stressed VaR
Incremental Risk Charge
rischio di liquidità
Correzioni Basile 3
Introduzione di requisiti min:
liquidity coverage ratio
net stable funding ratio
rafforzamento monitoraggio
BASILEA 3.5 - 2021
rischio di credito
rating interno:
tolto approccio advanced
rating standard:
output floor
rischio operativo:
basic indicator component
internal loss multiplier
MODIFICHE 1993
estensione requisiti patrimoniali al rischio di mrk
approccio standard
logica VaR
building block
limiti
troppo oneroso e non copre solo perdite potenziali
no correlazione
divisione artificioso trading e banking book
no modelli interni
MODIFICHE 1996
approccio dei modelli interni
ma usato congiuntamente all'approccio standard
F=3
introduzione correlazione
F>3 criteri trasparenti
ribadisce impossibilità di stimare rischio specifico con modelli interni
BOZZA 1995
possibilità di scelta tra modello standard e modello interno
requisiti minimi
quantitativi (7)
qualitativi (6)
Kmrk
3<F<4
limiti
F arbitrario e troppo elevato
no correlazione e diversificazione
quando devo usare F =4?
come stimo rischio specifico?