1326, dopo la morte del padre, abbandona gli studi e torna ad Avignone dove si immerge nello studio di classici e nell’attività letteraria.
Ad Avignone inizia una carriera diplomatica al servizio di Giovanni Colonna.
6 aprile 1327, Francesco incontra Laura nella chiesa di Santa Chiara ad Avignone, la donna diventa per il poeta “furor”; è l’amore fortissimo, unico e puro che condiziona la sua di esistenza, che va dal desiderio sessuale e colpevole ricerca della redenzione morale,
1333 fa dei viaggi, fra questi Liegi dove consolida la sua cultura, qua fa la prima delle sue scoperte filologiche; l’orazione Pro Archia di Cicerone, autore preferito e modello retorico.
Anni dopo scopre nella biblioteca capitolare di Verona un manoscritto con le Epistulae di Cicerone, poi scopre sant’Agostino, proprio nel 33 incontra il monaco Dionigi che gli dona il manoscritto tascabile delle Confessiones.
L’autobiografia di Agostino è incentrata su un percorso di perdizione e conversione in cu Petrarca può far rispecchiare la propria esperienza di ravvedimento.
1333 compie con il fratello Gherardo l’ascesa al monte Ventoso e ne parla in una lettera che finge di scrivere appena tornato a casa, ma che in realtà la compose nel 1353, questa lettera apre il IV libro delle Familiares ed è per il monaco e al centro ci sono le Confessiones.
Racconta la salita al monte attribuendo un significato allegorico, mentre il fratello si dirige verso la cima, Petrarca è affaticato dalla salita e cerca scorciatoie ed è tentato di rinunciare, però poi lo spettacolo che vede sulla cima lo spinge a meditare sul passato, confessando di non sentirsi ancora affrancato dalle passioni che non gli danno pace.
Petrarca apre le Confessiones, una pagina a caso ed è dove Agostino rimprovera gli uomini che spendono il proprio tempo ammirando le cime dei monti e non si guardano dentro trascurando così se stessi.
Quello che Petrarca vuole mettere in scena è la scoperta di un paesaggio interiore; i problemi della coscienza dell’uomo che si confronta con le proprie contraddizioni, l’immagine con cui si presenta è quella dell’essere umano vittima delle proprie debolezze , desideroso di liberarsi dalle preoccupazioni mondane ma incapace di farlo.