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L'ITALIA DAL DOPOGUERRA AL FASCISMO - Coggle Diagram
L'ITALIA DAL DOPOGUERRA AL FASCISMO
DOPO LA PRIMA GUERRA MONDIALE IL PAESE E' CRISI
C'ERANO PROBLEMI
POLITICI(NON C'E' STABILITA' DI GOVERNO)
SOCIALI (SOCIETA' ALLO SBANDO)
ECONOMICI (MOLTA POVERTA', QUESTIONE MERIDIONALE)
NASCONO I PARTITI DI MASSA
SOCIALISTA (NON UNITO)
DIVISO AL SUO INTERNO TRA RIFORMISTI E RIVOLUZIONARI
TRA I RIFORMISTI C'ERA FILIPPO TURATI
SI FORMO' UNA TERZA CORRENTE TRA CUI GRAMSCI E TOGLIATTI
PARTITO RIVOLUZIONARIO SUL MODELLO DI LENIN IN RUSSIA
POPOLARE (cattolico)
PARTITO POPOLARE FONDATO DA DON LUIGI STURZO
SISTEMA ELETTORALE PROPORZIONALE
DIRITTO DI VOTO DELLE DONNE
RIFORMA AGRARIA
TUTELARE I DIRITTI DI TUTTE LE CLASSI POPOLARI
LAICO, INDIPENDENTE DALLA RELIGIONE
ARRIVA
BENITO MUSSOLINI
CHE ERA STATO ESPULSO DAL PARTITO SOCIALISTA
ESPULSO PERCHE' FAVOREVOLE ALLA GUERRA
QUINDI NEL 1919 FONDA I
FASCI DI COMBATTIMENTO
IL PROGRAMMA DEI FASCI ERA CHIAMATO
"SAN SEPOLCRO
"
CARATTERISTICHE
LEGGE SULLE ORE DI LAVORO (MENO ORE)
LEGGE SUGLI STIPENDI (PIU' SOLDI)
IMPOSTA SUL CAPITALE
SEQUESTRO DEI BENI RELIGIOSI
SI STAVANO FORMANDO LE IDEE FASCISTE: NAZIONALISMO, RICORSO ALLA VIOLENZA