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IL SAPERE e la CULTURA UTILE - Coggle Diagram
IL SAPERE
e la
CULTURA UTILE
L'utilità
guida il sapere verso la felicità del genere umano il che era già diventato uno scopo nel periodo
Antibarocco dell'Arcadia
che si prefiggeva di accantonare la via delle "belle arti" per qualcosa di più fruibile.
Ora
la poesia si eleva alla sua forma utile
. Ludovico Antonio Muratori e Cesare Beccaria sono i primi a creare una letteratura che si incentrasse sul tema dell'utilità. A loro seguiranno tantissimi altri.
La
poesia
si scontra con l'utile, concetto che l'avrebbe penalizzata notevolmente per via della sua tendenza
all'estetica
e al bello. Per cui ecco che alcuni autori iniziarono a scrivere poesie enfatizzando costantemente il concetto di
"UTILE"
NASCE LA
SCIENZA VERSIFICATA
dibattuta nel
Caffè
Cioè una poesia in grado di mescolare "
l' utile al dilettevole
"; espressione che proviene da Orazio nella celebre "
Miscere utile dulci
".
così la poesia assume un significato pratico ma che diverte e rimane
bella
.
Sono due le voci principali di questa "poesia utile":
Pietro Verri
intenzionato ad eliminarne il "dilettevole" e
Giuseppe Parini
che invece sostiene che la poesia debba essere, oltre che utile, bella.
addirittura alcuni
intitolarono
le loro opere inerendo il termine "utile":
Gian Vincenzo Gravina
.
altri lo iscrivono nelle prefazioni delle loro opere:
Carlo Goldoni
,
Vittorio Alfieri
Lo
STILE
Non occorreva un tecnica prolissa per dimostrare l'approccio scientifico, ma occorreva semplificare i termini per renderlo fruibile. Nonostante ciò il ceto più umile non no giova.
Anche la poesia viene influenzata da questo nuovo approccio.
Poichè uest'ultima sia cpomuqnue orientata al bello, l'illuminismo svuota la concezione di bello. Si
Per quanto la cultura illuministica si incentrasse sul concetto di
fruibilità pubblica
, i ceti di rango inferiore saranno esclusi dal progresso.
UNA CULTURA PER IL BUON GOVERNO
Secondo i nuovi protagonisti del secolo, un re circondato da
intellettuali aggiornati
significava dare lustro ad una cultura che ora si svincolava dalle imposizioni
universitarie
.
Questa collaborazione, diventa sempre più stretta, fino a che, in tutta Europa, si evidenzieranno i "
DESPOTI ILLUMINATI
".regnanti che con la cultura, cercheranno di demolire quello
stato antieconomico feudale
che ancora infesta i territori.
"
dei Delitti e delle Pene
" di
Beccaria
rappresenta un'opera che testimonia questo avanzamento, letta da
Caterina II di Russia
e poi applicata con
Pietro Leopoldo I nel 1786
, è anche riuscita a liberarsi dall'imposizione
all'indice
applicatagli dalla Chiesa nel 1766.
I GIORNALI E LE RIVISTE
il '700 è anche considerato il periodo della
stampa periodica
, ne seguono tre tipologie:
GAZZETTA
Dallo sfondo politico, il periodico più o meno regolare, venne chiamato così
a Venezia
per via del pagamento di una GAZZETTA che i veneziani dovevano versare per comprarlo.
La differenza tra le due è solo
contenutistica
e riguarda anche una differenza di
stile e pubblico
.
Dura poco in
Francia e Inghilterra
e molto di più in
Italia
superata solo grazie al Caffè nel
1764
GIORNALE
Dal francese "
journal
" chiamato così ad
Alfieri
, indicava originariamente
un diario
poi diventa una vera e propria rivista.
AVVISI
è un foglio volante che semplicemente informava di qualche novità particolare. (nasce nel 1500)
IL CAFFÉ
E" una rivista che nasce nel 1764 e ha come scopo quello di creare un connubio tra informazione e nozionismo. Segue l'esempio di numerosi periodici europei coevi che voleva allargare il suo orizzonte pure a persone meno abbienti.
il titolo deriva dall'epopea di Demetrio, un greco, che usava ascoltare i discorsi di altri nei caffè milanesi. che ispirò pure "
The Spectator
"
Anche
Goldoni
presto conoscerà il caffè inserendolo pure in una sua opera teatrale.
Insomma,
il caffè
sarà famosissimo e le sue novità furono essenziali. trattava di questioni
economiche
,
politiche
e
informative
con un linguaggio scientifico e moderato (
antipurista e antipedantesco
"
dettato dalla
ragione
e
dall'utilità